A marzo il debito pubblico e’ diminuito di 4,4 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.358,8 miliardi. Lo rende noto la Banca d’Italia nel Supplemento al Bollettino Statistico "Finanza pubblica, fabbisogno e debito".
Il fabbisogno del mese (20,2 miliardi) e’ stato piu’ che compensato dalla diminuzione delle disponibilita’ liquide del Tesoro (22,4 miliardi); inoltre gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno nel complesso ridotto il debito di 2,3 miliardi. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali e’ diminuito di 4 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,4 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza e’ rimasto pressoche’ invariato.
A marzo le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 28,7 miliardi, in aumento dello 0,8 per cento (0,2 miliardi) rispetto al dato dello stesso mese del 2018. Nel primo trimestre 2019 le entrate tributarie sono state pari a 92,2 miliardi, in aumento dello 0,6 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.