Un appuntamento straordinario. Caratterizzato dalla benedizione delle rose. E dalla devozione nei confronti di una santa che, con la sua semplicità, è riuscita ad attirare l’attenzione di milioni di fedeli in tutto il mondo. Anche a Ragusa le celebrazioni in onore di Santa Rita da Cascia.
L’iniziativa promossa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute nella chiesa dell’Ecce Homo, grazie alla collaborazione della comunità parrocchiale e del parroco, don Giovanni Bruno Battaglia, ha fatto registrare numerose presenze a testimonianza dell’attenzione nutrita nei confronti di questa vera e propria icona della fede. “Le testimonianze dei miracoli accaduti per intercessione di Santa Rita – ha spiegato il direttore della Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, che ha presieduto la celebrazione eucaristica – sono talmente numerosi che è stata proclamata dal popolo dei fedeli “santa dei casi impossibili” (o santa degli impossibili), in quanto, così come Rita ci ha insegnato, se ci si affida a Dio, tutto può accadere.
Abbiamo voluto celebrare Santa Rita nella chiesa dell’Ecce Homo per due ordini di motivi. Il primo è legato al fatto che qui il culto nei confronti della santa delle rose è radicato da tempo e quindi, per così dire, eravamo certi di trovare terreno fertile. Il secondo riguarda un motivo specifico e cioè che questa celebrazione è stata fatta rientrare nel programma del centenario della dedicazione della chiesa parrocchia dell’Ecce Homo che proseguirà sino alla primavera del prossimo anno. Intendo, inoltre, ringraziare pubblicamente il parroco, don Giovanni Bruno Battaglia, per la disponibilità e l’accoglienza oltre che per avere messo a disposizione le rose che sono state benedette nel corso della cerimonia”.
La santa messa di questa mattina era rivolta in modo particolare ai malati e ai sofferenti e poi caratterizzata dalla benedizione delle rose. Dopo la messa, le rose benedette sono state donate ai degenti dei presidi ospedalieri Giovanni Paolo II e Maria Paternò Arezzo. Hanno partecipato i componenti dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute. Il parroco, don Battaglia, torna a ribadire che è una devozione antica quella dei fedeli dell’Ecce Homo nei confronti di Santa Rita. “La possiamo fare risalire – spiega quest’ultimo – intorno alla metà dell’Ottocento visto che il quadro che raffigura la santa e che è conservato nella nostra parrocchia, sebbene non abbia alcuna datazione, lo si può inquadrare, dal punto di vista della realizzazione, poco dopo questo periodo.
Quindi, è facile intuire come la devozione sia cominciata poco prima della realizzazione della santa icona. In ogni caso, la parrocchia ha sempre coltivato e consolidato, nei decenni, questa devozione nei confronti della santa da Cascia come testimoniato dalle presenze fatte registrare anche questa mattina”.