Avrebbe voluto avere una chance in Nba, non e’ arrivata ma Milano non e’ una seconda scelta. Per Ettore Messina inizia ufficialmente la sua nuova avventura all’Olimpia, dove al ruolo di allenatore affianchera’ quello di "president of basketball operations", ruolo decisivo nel convincerlo a dire si’ ad Armani.
"Quando ho deciso di andare a fare l’assistente di Popovich era perche’ in quel momento avevo molta voglia di lavorare con determinate persone – spiega il 59enne coach siciliano – San Antonio e’ l’organizzazione con i valori piu’ alti dal punto di vista del fare le cose insieme. Stando poi li’ si alimenta l’idea che avrei potuto essere un giorno l’erede di Popovich o di allenare altrove e ci sono andato vicino parlando con alcune squadre. Mi avrebbe fatto piacere ma non ci sono arrivato. Ma questo non e’ collegato al mio arrivo qui e se mi avessero proposto solo di allenare, non sarei stato interessato.
Ma allenare e scegliere e coordinare le persone mi piaceva. Poi, una volta scelte le persone, faro’ solo l’allenatore come fa Popovich a San Antonio, dove c’e’ Buford che si preoccupa di fare tutto quello che e’ necessario fare e Popovich ha l’ultima parola sulla firma o sulla cessione di giocatori, sulle grandi decisioni strategiche".