"Una flat tax per far ripartire il settore immobiliare". E’ la richiesta che Confedilizia fara’ al vice premier Salvini il 15 luglio, nel corso dell’incontro al Viminale con le forze sociali. Ci attendiamo "l’inizio di un’opera di demolizione della patrimoniale introdotta dal governo Monti con la legge finanziaria del 2012", dice all’Italpress Giorgio Spaziani Testa, presidente della storica associazione dei proprietari immobiliari.
Il primo punto dovrebbe riguardare la semplificazione delle locazioni, estendendo la cedolare secca anche ai negozi e riformando il sistema in maniera tale da spingere le societa’ immobiliari a mettere in affitto le loro proprieta’. "Questi interventi – spiega Spaziani Testa – avrebbero una valenza sociale oltre che economica". Si tratta, infatti, di dare nuova linfa a un sistema che lasciando vuoti i palazzi sta desertificando interi quartieri. Basti pensare, tanto per capire, ai danni provocati dalla progressiva chiusura dei piccoli negozi.
Le insegne che si spengono rappresentano un impoverimento non solo economico ma anche sociale e civile. "E’ una richiesta sul tavolo da anni – dice il presidente della Confedilizia – ma per il momento abbiamo visto le briciole". Con la legge finanziaria e’ stata introdotta la cedolare secca per i negozi. "Purtroppo il nuovo sistema e’ stato limitato ai contratti stipulati nel 2019". Una formulazione poco flessibile che ha portato benefici assai limitati. "Contiamo che venga concessa una proroga per i prossimi anni", dice Spaziani Testa "ma ovviamente non abbiamo nessuna certezza".