Ragusa – A Ragusa potrebbe tornare l’Università? Non sappiamo se e quando questo sogno potrebbe realizzarsi, viste le fallimentari esperienze dei decennni precedenti, ma in ogni caso, evidentemente, il sindaco Peppe Cassì e l’assessore competente Clorinda Arezzo sembrano intenzionati a fare il possibile. Prova ne è l’incontro appena tenutosi a Catania, presso il rettorato dell’ateneo, tra i due amministratori cittadini da una parte e dall’altra il Rettore Francesco Priolo e il direttore generale dello stesso Ateneo Giovanni La Via. In proposito il primo cittadino ragusano ha dichiarato “sul tavolo del proficuo confronto l’incremento dell’offerta formativa su Ragusa, che già oggi mette a disposizione ampie strutture di pregio, a partire da anni accademici successivi al prossimo, ancora vincolato alle incognite della pandemia.
Sarà un percorso di crescita che passerà dall’ascolto e dal coinvolgimento del territorio, affinché la proposta accademica ragusana sia sempre più intrecciata al tessuto economico e sociale della città”. E per rimanere sempre in ambito culturale, lo stesso assessore Clorinda Arezzo ha dato appuntamento alle associazioni ed agli operatori culturali della città per la presentazione di un piano con una serie di proposte culturali pensato per il periodo estivo. L’’incontro è fissato per le 10 di martedì 16 giugno presso la sede del Centro direzionale comunale della zona artigianale. Intenzione dell’assessore è quella di creare un’occasione di confronto tra tutti i soggetti coinvolti per coordinare e programmare insieme le iniziative da avviare nel corso della prossima stagione estiva.
Nella convocazione della riunione è stato precisato che sarà necessario rispettare le misure di sicurezza dettate dalla emergenza sanitaria, ragion per cui ogni associazione dovrà confermare la propria adesione indicando un solo rappresentante. Nel caso il numero di aderenti dovesse superare quello massimo consentito, saranno formati due gruppi, e sempre nella giornata di martedì 16 giugno si terranno due incontri, uno alle 10 ed un secondo alle ore 16. In tal caso quanti aderiranno all’invito saranno informati sull’orario della riunione alla quale dovranno intervenire. (da.di.)