Ragusa – “Come se non bastasse la variabile impazzita e permanente del Covid a smorzare la ripresa dei consumi che ha caratterizzato il periodo natalizio, nel 2022 inflazione e caro bollette impatteranno in modo significativo sui conti delle famiglie e delle imprese anche della provincia di Ragusa”.
A dirlo è il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, che si ricollega a un’analisi del centro studi dell’associazione di categoria secondo cui la crisi dei mercati dell’elettricità e del gas e la corsa dell’inflazione che, in considerazione degli aumenti attesi già per la fine di gennaio, rischia di superare nella parte iniziale del prossimo anno il 4%, comporteranno, a livello nazionale, una maggiore spesa energetica di oltre 11 miliardi per le famiglie e aumenti di elettricità e gas intorno al 40% per le imprese. “Se nel 2020 – chiarisce Manenti – le famiglie iblee hanno speso in media 850 euro per le spese per energia elettrica e gas (pari al 4,7% della spesa totale annuale) l’esborso è salito a 1.020 euro nel 2021 con un aumento di poco meno di 200 euro. Ancora più difficile appare la situazione in prospettiva: nel 2022 questa cifra dovrebbe salire ulteriormente arrivando a rappresentare il 6,1% dei consumi”. Secondo il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, “considerando questa spesa come difficilmente comprimibile da parte delle famiglie, è presumibile che le stesse siano costrette a rinunciare ad altre spese tra quelle non obbligate, prolungando le difficoltà di settori già duramente colpiti dalla pandemia. Sembra inevitabile sia un ripensamento delle politiche energetiche sia una diversa strategia di prezzo per i relativi consumi”.
Nell’analisi di Confcommercio si sottolinea come “la crisi che ha investito i mercati dell’elettricità e del gas in Europa non ha paragoni con il recente passato ed ha una gravità che richiede interventi urgenti ed immediati”. Per fare alcuni esempi, a legislazione vigente e con gli automatismi in essere, per un negozio con potenza impegnata di 35 chilowatt e consumo annuo di 75mila chilowattora, la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe di oltre 5mila euro su base annua su un totale di 17mila euro. Per un ristorante con potenza impegnata di 50 chilowattora e consumo di 100mila chilowattora in un anno, la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe intorno agli 8mila euro annui su un totale di 25mila euro. Per un albergo con potenza impegnata di 90 chilowattora e consumo 260 mila chilowattora in un anno, la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe intorno ai 20mila euro annui su un totale di 65mila euro. A questi poi si aggiunge anche l’aumento della bolletta gas per altri 8mila euro per un albergo tipo su un totale annuo di 19mila euro. “La vivacità dei consumi che si sta registrando in questi giorni – spiega ancora Manenti – rischia di essere una parentesi troppo breve. Inflazione e caro bollette, infatti, potrebbero ridimensionare, già dai prossimi mesi, il reddito reale delle famiglie e la loro capacità di spesa anche sul territorio provinciale ibleo”.