Mini lockdown per la peste suina nei boschi di Piemonte e Liguria. In 114 Comuni, e per sei mesi, il governo ha vietato caccia, pesca, raccolta di funghi e tartufi. Vietato anche fare trekking e andare in bicicletta. Ma questa volta il virus non colpisce l’uomo. È pericolosissimo soltanto per gli animali. Si chiama peste suina africana. Il primo indizio di contagio è stato una settimana fa, con la scoperta di una carcassa di cinghiale infetto nei pressi di Ovada, Piemonte; poi altri casi, uno tra Genova e Savona.
Sei mesi di lockdown nei boschi di 114 Comuni italiani. I ministri Roberto Speranza (Salute) e Stefano Patuanelli (Politiche agricole) hanno firmato, ieri sera, un’ordinanza per frenare l’epidemia di peste suina africana nei territori colpiti dalla malattia. «L’ordinanza – si sottolinea – consente alle attività produttive di continuare a lavorare in sicurezza, fornendo rassicurazioni in merito al nostro export» ma vieta, nei boschi, la caccia (ad esclusione di quella selettiva), la raccolta di funghi e tartufi, la pesca, il trekking, il mountain biking e le altre attività che prevedono l’interazione diretta o indiretta «con cinghiali infetti o potenzialmente infetti.