Ragusa – La vigilia del Giorno del ricordo, che il 10 febbraio ricorda gli eccidi perpetrati dalle forze titoiste contro le popolazioni dell’Istria e della Dalmazia, a Ragusa ha visto, già nella prima mattinata, una presa di posizione critica dell’associazione politico-culturale Ragusa in movimento nei confronti dell’amministrazione comunale. Il presidente dell’associazione, Mario Chiavola, infatti, sottolinea “nessun segnale dal Comune di Ragusa a differenza dello scorso anno. Che peccato. Un’occasione mancata di sensibilizzare tutti sulla strage negata”, e ricorda “nel 2021 il prospetto dell’ente di palazzo dell’Aquila era stato illuminato, in periodo serale, con i colori della bandiera italiana”. Poi Chiavola prosegue “purtroppo non si capisce la ragione per cui una solennità civile nazionale istituita nel 2004 continui a non essere sottolineata nella maniera adeguata.
Il silenzio della strage negata, imposto nel corso degli anni, ha portato al risultato che soltanto il 43% degli italiani sa cosa siano le foibe e i suoi martiri mentre appena il 22% conosce il significato dell’esodo dei 350.000 istriani, giuliani e dalmati (tutti italiani), costretti a lasciare le proprie case e i propri averi e fuggire per timore di essere infoibati. E’ una parte di storia tuttora negata in parecchi libri di testo rivolti alle scuole e nei manuali storici. Dopo l’incoraggiante passo in avanti del 2021, speravamo che quest’anno l’amministrazione della nostra città continuasse a tenere un atteggiamento perlomeno analogo. Certo, si sarebbe potuto fare molto di più. Ma forse la pandemia scoraggia qualsiasi tipo di incontro. Un segnale, però, con l’illuminazione della facciata, lo si sarebbe potuto dare. Speriamo di essere smentiti proprio all’ultimo. C’è ancora tempo”. Ed ecco che, poco dopo le 13, l’amministrazioe cittadina dirama un comunicato stampa per infomare che “giovedì 10 febbraio alle ore 10.30, nel corso di un momento commemorativo in occasione del “Giorno del Ricordo”, l’Amministrazione comunale deporrà una composizione floreale dinanzi alla lapide dedicata alle vittime delle Foibe apposta sul prospetto adiacente all’ingresso del Palazzo di Città.
Nella serata poi, sempre in occasione del “Giorno del Ricordo”, la facciata di Palazzo di Città sarà illuminata con i colori della bandiera italiana”. E tornando a Ragusa in movimento, Mario Chiavola ricorda “negli anni scorsi, come associazione, siamo stati noi ad avere promosso degli approfondimenti per creare delle occasioni di riflessione che, nel loro piccolo, hanno riscosso un certo interesse. Anno dopo anno abbiamo sollecitato l’amministrazione comunale ad intestarsi l’onere di dare vita, a propria volta, a una iniziativa di approfondimento sulla delicata tematica. E, invece, niente. Speriamo che la sensibilità dei ragusani possa essere maggiore di quella di un’amministrazione che, evidentemente, non ritiene opportuno fornire il giusto valore a ricorrenze del genere”. Chiavola, tra l’altro, negli anni scorsi ha avuto modo di visitare alcune delle foibe, come quella di Basovizza, a Trieste, definita monumento nazionale. Un modo per commemorare e rivivere le pagine più tristi della nostra storia recente. (da.di.)