Ragusa – M come Mariupol. M come Maison Godot. Nel fine settimana che inizia venerdì 18 marzo la Maison Godot di via Carducci diventerà il teatro di Mariupol colpito dall’esercito russo mentre vi erano rifugiati civili in cerca di riparo dalle bombe. Spiegano Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso “aderendo all’iniziativa lanciata dallo scrittore Stefano Massini, sulla porta di ingresso della Maison GoDoT ci sarà un cartello con la lettera “M” e la scritta: “Questo teatro è il teatro di Mariupol”.
Come spiega l’autore nel suo appello, “sarà come se tutti i teatri fossero il teatro di Mariupol, e come tali, in parte, fossero stati colpiti anche loro”. In questo modo la Compagnia teatrale Godot di Ragusa ha deciso di dedicare la messinscena dello spettacolo “Dall’altra parte”, in programma venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 marzo al teatro della città ucraina Mariupol che è stato distrutto dall’ennesimo assurdo bombardamento portato avanti dalle forze armate russe.
E proprio il testo che la Compagnia G.o.D.o.T. porta in scena questo fine settimana, scritto da Ariel Dorfman, narra storie di guerra. “Un testo che racconta quello che stiamo vivendo: popoli in guerra, separazioni, confini. L’assurdità del conflitto – spiegano i direttori artistici Vittorio Bonaccorso e Federica Bisegna – Il bombardamento del teatro di Mariupol, che all’interno conteneva persone che stavano cercando di rifugiarsi e scampare alla guerra, ci lascia sconvolti ed esterrefatti. E’ solo ferocia barbarie.
La nostra adesione alla proposta di Massini, è un piccolo gesto nell’assoluta impotenza del poter agire per bloccare materialmente la guerra, ma è simbolicamente lo strumento che, assieme a tutti i teatri del mondo che stanno aderendo, vuole ancora una volta lanciare un chiaro messaggio: stop alla guerra.
Per questi tre giorni anche il nostro teatro Maison diventa simbolicamente il teatro Mariupol. Viva la cultura, viva il teatro, viva la pace”. (da.di.)