Ragusa – La maggioranza parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana riesce dopo 30 tentativi ad approvare la legge-voto sul ripristino delle sedi giudiziarie soppresse ma con un errore che sottrae di fatto personale ad alcune strutture. A spiegare dettagliatamente la situazione paradossale è la deputata regionale 5 stelle Stefania Campo che si è sempre attivata sulla vicenda del ripristino delle sedi giudiziarie soppresse in Sicilia.
“Dopo aver fatto ‘appena’ 30 tentativi, la maggioranza ce l’ha fatta ed è arrivata la fumata bianca per la legge-voto sul ripristino delle sedi giudiziarie soppresse.
Nonostante la norma sia apprezzabile nel merito, l’articolo 5 contiene un grossolano errore che l’Assemblea non ci ha permesso di discutere e correggere, sottraendo di fatto del personale ad alcune strutture che hanno già una grave carenza di organico.
Lo abbiamo ribadito in Aula ma ci è stata negata la possibilità di presentare un emendamento”. Poi Stefania Campo conclude “Ora che la legge è passata ci aspettiamo che non si tratti solo di una norma destinata a rimanere sulla carta e utilizzata per fare propaganda elettorale a ridosso delle elezioni, ma che questo governo, piuttosto, dia il giusto seguito con interlocuzioni a Roma, che ad oggi rappresenta l’unica sede deputata a dirimere la questione”. (da.di.)