Palermo – “Oggi, 19 luglio 2022 è il 30° del ricordo dell’uccisione di Paolo Borsellino, magistrato ma soprattutto, Siciliano impegnato nella lotta contro la criminalità chiamata mafia”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal coordinamento di Scicli Diventerà Bellissima. Ecco di seguito la nota completa diffusa oggi:
“Il 19 Luglio 1992, Paolo Borsellino veniva ucciso con una bomba in via D’Amelio, a Palermo.
Noi non dimentichiamo e la lotta alla mafia per una Sicilia che diventerà bellissima, non ammette deroghe e dimenticanze di nessun tipo.
Paolo Borsellino, uccisione per mano della mafia
Paolo Borsellino sapeva questo suo destino: lo aveva detto e se lo aspettava dopo l’assalto alla Vita di Giovanni Falcone: Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri – Paolo Borsellino.
Ma Borsellino non si fermò, non scappò, non chiese di andare via dalla Sicilia. Per i successivi mesi continuò il suo lavoro contro la mafia e continuò a spingere la Sicilia ed i Siciliani ad opporsi a questa criminalità organizzata di alto livello.
Proprio in quei giorni, Paolo Borsellino incoraggiò la vedova dell’agente Schifani, ucciso con il giudice Falcone e le disse”: Questa terra diventerà bellissima”.
Dopo appena 57 giorni dalla bomba contro Falcone, la criminalità organizzata, cui viene dato il nome di ‘mafia’, uccise Paolo Borsellino.
#DiventeràBellissima, il nostro Movimento Politico, nasce e cresce proprio sulle parole di Paolo Borsellino, di un Eroe. Un esempio vero e concreto che serve ogni giorno a dare coraggio anche quando le cose diventano difficili, quando ti rendi conto che la realtà sfugge al bene collettivo.
Lo ha detto meglio lui, Paolo Borsellino: “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.
Noi ricordiamo ancora Paolo Borsellino. E non servono grandi cerimonie burocratiche destinate poi al nulla. Vale di più tenere sempre viva un’Idea ed una Fiamma che serva a non far dimenticare il Passato, comprendere il Presente e sapere cosa cercare nel Futuro.