Ragusa – “Lo scempio, l’atto di vandalismo che si è consumato in questi giorni sul sagrato della Cattedrale purtroppo non è il primo ma l’ennesimo. Ricordo quando una notte di qualche anno fa un fuoristrada si divertì a scalare e scendere dalle scale centrali del sagrato; quando in due occasioni diverse di qualche anno fa vennero trafugate le due artistiche lapidi in bronzo di circa 70 kg ciascuna che facevano parte del Monumento ai caduti della Prima guerra mondiale (circostanza da me denunciata regolarmente al reparto Tutela patrimonio carabinieri di Ragusa anche se non se n’è saputo più niente). E che dire di piazza Poste: massacrata anche dall’incuria della Pubblica amministrazione e probabilmente dall’accesso di pesanti furgoni-camion-blindati che hanno danneggiato la pavimentazione e che aspetta, ancora oggi, da due legislature, il ripristino”.
E’ quanto rileva il consigliere comunale di Ragusa Prossima, Gianni Iurato, a proposito del danneggiamento della balaustra sul sagrato della Cattedrale. “Sì – aggiunge Iurato – piazza San Giovanni-sagrato e piazza Poste terra di nessuno, luogo di spaccio dove è permesso di tutto. Giocare al pallone e con gli skateboard, usare i monumenti come urinatoi, riempire la fontana del maestro Cappello di bottiglie di alcool e schifezze varie, vandalizzare-sporcare di feci gli ascensori e le scale in uso al posteggio coperto interrato. Queste sono le due piazze più importanti di Ragusa. Ad appena 50 metri dalla Prefettura e dagli uffici comunali e dal Tribunale. Peggio di due enormi porcilaie, senza una sistematica vigilanza, abbandonate a loro destino. E frequentate per 1 ora all’anno dalle autorità il 4 novembre e il 25 aprile senza accorgersi del “grido di aiuto” sprigionato da questi due luoghi sacri pieni di Storia, di Religiosità, di Arte, di Memoria, di Ragusanità.
Dove sono andati a finire i poliziotti-carabinieri di quartiere (almeno nei nostri due centri storici)? Perché le telecamere di videosorveglianza non vengono potenziate per prevenire questi episodi invece di pensare solo a quelle per le rilevazioni delle multe? Dove è andata a finire l’attenzione e l’amore per il “bello” dei nostri padri che hanno fatto in modo che noi ereditassimo tanto splendore? Basta, ora i cittadini perbene di questa comunità diciamo basta a tutto questo disinteresse ed immobilismo. Intervengano il prefetto, il questore, il sindaco, il comitato dell’Ordine pubblico per ristabilire il governo e il rispetto di questi luoghi, la legalità”.