“Qui è ora”. È il claim che segna direzione e ritmo della campagna elettorale per le prossime amministrative a Ragusa di Riccardo Schininà. Stamani, al ‘BAM’, la conferenza stampa di presentazione della candidatura a sindaco, alla presenza dei referenti di partiti e movimenti civici che hanno già aderito al perimetro progressista, riformista e popolare che sostiene Schininà. Dopo aver espresso un pensiero “di vicinanza alle persone e alle aziende che negli ultimi due giorni hanno subito gravi danni a causa dell’eccezionale ondata di maltempo”, il candidato sindaco ha voluto ringraziare “le forze che hanno compiuto un grandissimo lavoro di responsabilità per raggiungere un risultato di unione, per offrire a Ragusa un’alternativa forte e credibile al governo della città”. Schininà ha chiarito: “Per noi, il concetto di sintesi è stato ed è il mantenimento e l’esaltazione della diversa identità di ogni partito e movimento che costruirà la nostra coalizione. Sono ovviamente grato e orgoglioso di rappresentare oggi il punto di equilibrio del costruendo perimetro riformista, progressista e popolare che considero la mia sede naturale sin da quando ancora quattordicenne mi sono affacciato alla politica con impegno, urgenza, dedizione e passione”.
Una coalizione che va a costruirsi, ed è oggi autorevolmente sostenuta dal Partito democratico, da +Europa federato con la lista civica Pensare Ragusa, dal movimento politico Demos, dalle liste civiche Territorio, Patto per Ragusa e GenerAzione. Riccardo Schininà ha rimarcato, in più passaggi, che si tratta di “una coalizione aperta a quei partiti, movimenti politici e civici che hanno la nostra stessa idea della città, dei futuri obiettivi e programmi per Ragusa e che siano alternativi agli attuali governi regionale e nazionale. Non poniamo nell’allargamento del nostro perimetro alcun veto pregiudiziale: valuteremo – ha detto – sul metro delle idee e dei contenuti, non su quello delle riserve di voti e senza logiche che possano trascendere il bene della città”. C’è una volontà chiara: “eliminare gli errori del passato” per costituire, a Ragusa, “un laboratorio politico dove ritorni al centro la politica”.
Nel suo intervento, Schininà ha ribadito che: “Non può esservi progetto politico di ampio e autorevole respiro senza l’integrazione e il dialogo tra partiti e movimenti civici. Un comune capoluogo come Ragusa, al pari di Catania, Milano, Roma, governato dal civismo autoreferenziale ed esasperato, perde di autorevolezza nel dialogo con le Istituzioni e nelle battaglie a tutela delle leggi speciali di finanziamento del territorio, della sanità, dell’ambiente, per i trasporti, per le infrastrutture”. Da qui l’affondo nei confronti dell’attuale amministrazione comunale: “Abbiamo vissuto in questi anni un silenzio assordante rispetto al depauperamento del nostro ospedale, abbiamo assistito a un silenzio assordante rispetto alla chiusura di strutture ricettive strategiche per il nostro territorio, a Punta Braccetto e a Camarina. Noi intendiamo offrire a questa città un sindaco e non un manutentore o un alto funzionario”.
Poi una chiara presa di posizione: “Stiamo assistendo a Ragusa al finto civismo. Partiti politici, o soggetti legati fortemente a partiti politici, che per la contingenza elettorale si travestono da civici, attaccano fortemente i partiti. Questo – ha scandito il candidato sindaco – è un fenomeno che sottolineiamo essere altrettanto grave, se non ancor più fastidioso, in quanto dannoso per il sistema democratico e soprattutto poco trasparente nel rapporto con gli elettori”. Il claim ‘Qui è ora’ esprime in modo chiaro la necessità di un cambio passo. “Qui è ora di avviare il cambiamento con fiducia e determinazione, qui è ora del ricambio generazionale, qui è ora di trasformare la multiculturalità in interculturalità, qui è ora della transizione digitale, della transizione ecologica, perché siamo convinti che i cittadini e le cittadine di Ragusa meritino di abitare in una realtà dinamica e moderna, molto ambiziosa nei propri obiettivi, inclusiva nelle politiche sociali e del lavoro e pronta a cogliere le sfide della contemporaneità”.
Una netta bocciatura dell’azione amministrativa dell’attuale giunta: “Gli ultimi cinque anni sono stati caratterizzati da una mancanza di strategia, di una visione complessiva della città, dalla dismissione della politica in favore di una gestione personale, autoritaria ed elitaria della cosa pubblica. Da uno svilimento del senso di comunità a favore della partecipazione di pochi. Abbiamo assistito, in altri termini, all’intorpidirsi dell’azione politica, inceppata nell’amministrare l’ordinario senza essere stata capace di immaginare lo straordinario”. Una “politica d’immagine”, attraverso “un utilizzo della scrittura creativa capace di mistificare la realtà. Ma quello che abbiamo davanti agli occhi – ha affermato Schininà – è uno scenario statico: un metro asfaltato viene rappresentato come la realizzazione di un’autostrada che condurrebbe verso il futuro, l’apertura di un mercatino rionale viene scambiata per la ripresa economica e strategica del nostro territorio”. E invece, ha sottolineato, si è assistito, in concreto, ad un’amministrazione che nulla ha fatto “per la rigenerazione commerciale, culturale, residenziale e turistica del centro storico, dove la costruzione di contenitori è spacciata per creazione di contenuti”. Un’amministrazione “che è stata carente anche nella gestione di servizi essenziali come l’acqua o la mobilità pubblica e sostenibile. Un’amministrazione che, anziché affrontare di petto la sfida della transizione ecologica, ci ha proposto un Piano regolatore con uno smisurato consumo di suolo e con zero rigenerazione del patrimonio immobiliare esistente”.
Da qui la necessità di una svolta, di un cambiamento da attuare “ora” e con determinazione. “Ma senza lasciare indietro nessuno: correremo molto velocemente – ha detto Schininà – per cogliere le opportunità del presente, ma saremo assolutamente lenti, perché il nostro passo possa essere sul metro dell’ultimo”. Una grande responsabilità personale, sia in merito al ruolo di “garante della coralità e dell’equilibrio, assicurando pari dignità e agibilità politica alle diverse anime che colorano la costituenda coalizione”, sia nell’imprimere quella svolta di cui la città ha bisogno. “Si tratta – ha concluso Schininà – di una responsabilità che non mi spaventa, ma che mi motiva a moltiplicare energie ed impegno”.