Dopo Ivana Castello e Maria Monisteri, ufficializza la sua candidatura il leader di Modica Libera. Ma ancora mancano almeno un paio di nomi per completare la rosa degli aspiranti a primo cittadino. Sabato 25 marzo, alle 17, in un albergo della città, Nino Gerratana scioglierà definitivamente i nodi e annuncerà la sua candidatura a sindaco. In realtà, si tratta solo di un aspetto pleonastico visto che Gerratana, come aspirante sindaco, è già in corsa da mesi se non da almeno due anni e mezzo. Da quando cioè, sui social, ha iniziato una sorta di ‘caccia all’Ignazio’, ricca di spunti e contenuti di denuncia. Ha tracciato il suo personalissimo solco di campagna elettorale e va avanti. Sabato si presenta lui, presenta la sua lista, e traccia i suoi programmi. “Concreti”, dice. Senza divagazioni politichesi ma fatti solo di poche parole e molte azioni. Sarà espressione di Modica libera, il nome della lista. Ci prova, insomma. Con quante speranze non è dato sapere ma spera di potere avere consensi importanti proprio per l’educata sfrontatezza con cui sta conducendo la sua personalissima battaglia elettorale.
Silente, invece, Ivana Castello; che va avanti, provando ad aggregare qualche forza in più del cartello che l’ha sorretta e la sostiene ma perdendo già parte di quell’area moderata di centrosinistra che ha scelto di fare altro e sostenere altre. Castello, in realtà, si muove più sul solco della politica che su quello dei proclami. Usa i social con grande parsimonia ed anche dal punto di vista mediatico ‘classico’, non si manifesta più di tanto. Sembra abbia scelto una sorta di strategia soft, senza aggressioni e senza digressioni che non siano prettamente politiche. Il fatto poi di aver saputo dell’uscita dalla contesa della sua acerrima ‘nemica politica’, Annamaria Aiello, l’ex delegata al Bilancio di Ignazio Abbate, che non sarà della squadra di Maria Monisteri e neppure della contesa elettorale, ha ridotto la dialettica aggressiva della leader del centrosinistra modicano. Ma siamo ancora lontani dai giorni caldi.
Maria Monisteri, invece, vive con grande serenità questi momenti. Giovedì scorso ha tolto il velo del dubbio e c’è per prendersi cura, come suo claim recita, della città. Ieri, è stata un evento pubblico assieme ad altri candidati, dopo avere incassato sostegni molto importanti in una delle liste che la supporteranno -Modica al Centro con Fabio Borrometi– e anche la certezza che le liste stesse, saranno 4 invece delle 3 previste perché c’è una sorta di gara a stare con lei in questa competizione elettorale. Monisteri, insomma, continua a vivere il ruolo di favorita d’obbligo, con un’appalesata serenità che le sta conferisce una tranquillità tutt’altro che apparente. Molto sostanziale, insomma.
E il resto? Tace. La cordata imprenditoriale che fa capo a Giorgio Zaccaria, ha due sole carte da giocare: l’attuale presidente del Consiglio, Carmela Minioto, e Rosario Salamone, che ha una struttura scolastica provata a Modica: semmai candidato ci sarà, da lì non si esce. Niente Giovanni Scucces -con cui, dopo ammiccamenti iniziali, è rottura pesante- niente Piero Torchi -che di far politica attiva non ne vuole più sapere- e niente Enzo Cavallo -un altro che ha detto “no, grazie”- E a questo punto, difficile pensare anche ad un’alleanza con un cartello ufficiale del centrodestra. Insomma, cerino in mano e stiamo a vedere. L’unica parte del ‘resto’ di cui sopra che potrebbe riservare il ‘botto’ dell’ultima ora, è Fratelli d’Italia. Che pensa seriamente ad una candidatura di bandiera e ad una lista per il consiglio. Superando il civismo e puntando ad esserci. Anche da sola… (di Adrien 25)