Il 22 agosto del 2016, a quanto si apprende, il maliano arrestato oggi per aver accoltellato alcune persone a Parigi, è arrivato in Italia sbarcando a Pozzallo (Ragusa). All’uomo è stata riconosciuta la protezione sussidiaria dalla commissione territoriale di Torino il 17 dicembre 2018, in ragione del contesto di violenza generalizzata nella regione di provenienza e della condizione di fragilità legata ad una grave patologia di cui era affetto.
L’accoltellatore aveva in tasca un biglietto per un appuntamento in un ospedale psichiatrico di Torino, secondo quanto trapela da fonti della polizia citate da Le Parisien. E’ la conferma dei gravi disturbi psichiatrici di cui soffre l’uomo, che aveva con sé anche dei farmaci, in particolare antipsicotici e antiepilettici. Gli inquirenti sono sempre convinti che non ci siano elementi per pensare ad un atto terroristico, come ha chiarito il prefetto Laurent Nunez. Ma, apprende sempre il quotidiano parigino, gli inquirenti invitano comunque alla prudenza, poiché contenuti di tipo «salafita» sono emersi dall’esame dell’account TikTok del maliano.
Fonti della polizia hanno anche fatto sapere in mattinata che l’uomo di nazionalità maliana che ha accoltellato questa mattina 3 persone alla Gare de Lyon, a Parigi, «non ha gridato nulla durante l’azione» e che il suo profilo non è quello di un terrorista ma di uno «squilibrato» con «disturbi psichiatrici». Secondo informazioni di Le Parisien, non sono emersi elementi di legame dell’uomo con gruppi terroristici e l’inchiesta non è affidata all’antiterrorismo ma alla polizia giudiziaria.