Ispica – Potrebbe essere naufragata una seconda volta l’inclusione di Ispica nel sito UNESCO delle città tardobarocche del Val di Noto. Lo sostiene con preoccupazione il consigliere comunale del Partito Democratico Gianni Stornello che in un’interpellanza al sindaco chiede conferma di una notizia che, se fondata, dovrebbe indurre il Comune ad elaborare una nuova strategia.
“Opere cinematografiche, serie televisive, riviste specializzate e servizi divulgativi (come l’ultima puntata di “Ulisse” di Alberto Angela) considerano la Sicilia sudorientale un ‘unicum’ con notevoli e spiccate specificità architettoniche, culturali, antropologiche, enogastronomiche, naturalistiche” argomenta Stornello che pone l’accento sul fatto che “l’affermazione dell’identità culturale e la promozione turistica di un comune come quello di Ispica, per la sua posizione, le sue caratteristiche architettoniche, le sue tradizioni, non possono essere decontestualizzate rispetto alla più vasta area del Val di Noto e del Sud Est”. Al riguardo, l’esponente del PD ricorda che “fra il 2000 e il 2002, nella fase di istituzione del sito UNESCO delle “Città tardo barocche del Val di Noto (Sicilia sud-orientale)” e della relativa inclusione dello stesso nella lista dei “Beni dell’umanità”, Ispica, pur avendo titoli e requisiti, ritenne di non aderire” e che nel 2020 si tentò un recupero.
“Il 31 gennaio 2020 i sindaci dei comuni rientranti nella lista dei ‘Beni dell’umanità’ con atto formale, richiesto allora dal Ministero ai Beni e attività culturali e turismo, acconsentirono all’allargamento del sito ad altri comuni, fra i quali Ispica. Dopo cinque anni – rivela l’esponente PD – l’allargamento del sito, così come impostato, non risulterebbe più praticabile”. In un’interpellanza sul tema, Stornello ricorda anche che “nel 2012 è stato costituito il Distretto turistico del Sud Est con lo scopo di promuovere lo sviluppo turistico in Sicilia sudorientale, segnatamente nei comuni ricadenti in liste UNESCO di Beni dell’umanità e in ‘altri tre siti riconosciuti cangiabili dal Ministero dei Beni Culturali per il riconoscimento UNESCO: Acireale, Ispica e Mazzarino’, come riportato nel sito web dello stesso distretto”.
UNESCO e Distretto turistico del Sud Est sono per Stornello “opportunità che accrescono in prestigio e utilità in termini di risorse i comuni che vi rientrano”.
È per questo che chiede al sindaco: notizie sulla stato del percorso di allargamento ad Ispica del sito UNESCO delle città tardo barocche del Val di Noto e sui rapporti fra Comune di Ispica e Distretto turistico del Sud Est; quali iniziative intende attuare per riprendere o completare al più presto il percorso per l’inclusione di Ispica nel sito UNESCO delle città tardo barocche del Val di Noto; se l’Amministrazione comunale considera strategica una presenza attiva del Comune di Ispica nel Distretto turistico del Sud Est.