Cartelle esattoriali e nuova proroga dei pagamenti con una rottamazione quater? Chi può usufruirne e come? «Valutiamo se una ulteriore spalmatura degli oneri possa essere considerata», ma «bisogna gradualmente tornare verso una situazione di normalità in cui tutte le famiglie e le imprese possano pagare le cartelle emesse dall’Agenzia delle Entrate». A dirlo ieri, è stato il ministro dell’Economia Daniele Franco aprendo, ma con cautela, a un nuovo rinvio delle cartelle esattoriali e alla “rottamazione quater” (che prevede un pagamento dell’importo netto dei debiti con l’erario senza sanzioni e interessi). Un mese fa era stato approvato in modo praticamente unanime (con la sola astensione di Liberi e Uguali) un ordine del giorno alla Camera che impegnava il governo a realizzare entrambi, ma per ora nulla di concreto è stato fatto. Nemmeno la risoluzione di maggioranza alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, che sarà votata tra poco in Parlamento, contiene accenni a interventi sulle cartelle esattoriali e alla rottamazione quater, al contrario di quanto previsto inizialmente. Ma allora questa ulteriore rottamazione si farà? E chi potrebbe riguardare?
Rottamazione quater, proroga cartelle esattoriali: cosa dice l’ordine del giorno
Il documento votato il 9 settembre con il parere favorevole del governo impegna lo stesso esecutivo «a valutare l’opportunità di prevedere sia un piano straordinario per prorogare ulteriormente i termini delle notifiche delle cartelle esattoriali riferite al periodo emergenziale pandemico, sia una nuova disciplina della riscossione dei debiti iscritti a ruolo (la cosiddetta ‘rottamazione quater’), anche attraverso meccanismi deflativi del contenzioso tributario e di definizione delle liti pendenti e prorogando il termine di validità degli interventi temporanei introdotti alla fine dello scorso anno; a valutare di sospendere gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati dall’agente della riscossione o dagli altri soggetti affidatari della riscossione previsti dalla legge».
Rottamazione quater, proroga pagamenti cartelle esattoriali: i possibili tempi e la platea coinvolta
L’ordine del giorno di settembre aveva colto di sorpresa l’Agenzia delle Entrate, lato riscossione, che aspetta ancora una decisione ufficiale dell’esecutivo. Da un mese, infatti, dopo lo sblocco dello scorso 1° settembre, vengono inviate le cartelle esattoriali del periodo intorno a febbraio 2020 e ora non è chiaro che fine faranno, se verranno annullate ex-post oppure il rinvio riguarderà gli invii non ancora effettuati. I tecnici dell’Agenzia toccano con mano il fatto che in pancia all’Istituto ci sono già troppe cartelle da smaltire e che continuando a rinviare sarà inevitabile procedere con altre “sanatorie” e rottamazioni, a meno di ingolfare definitivamente il lavoro di riscossione.
Cartelle esattoriali: ultima dilazione a tempo, poi i pignoramenti
La rottamazione quater dovrebbe mantenere la definizione agevolate per le cartelle che scadono dopo quelle coinvolte nella rottamazione ter, cioè oltre il 30 novembre 2020 e quindi nel 2021. Per queste categorie di cartelle il termine per pagarle era stato già rinviato al 30 novembre di quest’anno. Le cartelle in oggetto dovrebbero fare riferimento ai mesi compresi tra il 2018 e il 2019. Ma non si escludono novità.
I debiti esclusi dalla rottamazione ter
Dalla scorsa rottamazione erano esclusi i debiti:
-delle sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.
delle risorse proprie dell’Unione europea;
dei recuperi degli aiuti di Stato considerati illegittimi dalla stessa Unione europea;
dei crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
delle multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;