Nessun atto concreto fino ad oggi per la zona artigianale di contrada Zagarone a Scicli. La Cna di Scicli, rappresentata dal presidente Giovanni Ruta, dal responsabile organizzativo Franco Spadaro, oltre che dai rappresentanti di alcune imprese componenti il coordinamento comunale, ha incontrato l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Scicli, Viviana Pitrolo.
Quest’ultima era accompagnata dall’ing. Guglielmo Carbone, responsabile del Settore VI, edilizia privata. La Cna ha evidenziato come le richieste avanzate nei mesi scorsi dall’associazione di categoria non abbiano prodotto alcun atto concreto da parte dell’Amministrazione comunale. “Per questo – hanno sottolineato Ruta e Spadaro – continuiamo a ricevere sollecitazioni da parte delle imprese insediate nella zona, allarmate dalla situazione di stasi, opere incompiute e utilizzo della zona per fini diversi da quelli previsti.
Riteniamo che l’intera area debba essere valorizzata e che ciò vada fatto in tempi brevi partendo dagli aspetti più semplici, migliorando intanto la viabilità con una illuminazione adeguata nella rotatoria di ingresso, assicurando la predisposizione della segnaletica con l’indicazione dei nomi delle vie e con la sistemazione del manto stradale della strada che dalla zona artigianale porta alla provinciale Scicli-Sampieri”. “Ma l’area – hanno continuato il presidente e il responsabile organizzativo di Cna Scicli – va valorizzata soprattutto espletando il bando per la concessione dei due locali siti al piano terra del centro servizi, dove sono stati nel frattempo trasferiti alcuni uffici comunali, che dovrebbero essere utilizzati per attività di ristorazione e servizi, completando altresì la sala al primo piano da adibire a sala riunioni e convegni”.
Quale l’esito dell’incontro? “Abbiamo avuto rassicurazioni da parte dell’assessore Pitrolo – spiegano Ruta e Spadaro – che per alcune delle nostre richieste si potrà trovare una soluzione in tempi brevi. L’ingegnere Carbone ci ha comunicato che è già stata fatta una prima ricognizione dell’area per una verifica complessiva della situazione dei lotti. Abbiamo infatti appurato che, a fronte di numerose richieste da parte di imprese che vorrebbero investire nell’area, ci sono lotti revocati. Tra le altre cose, al fine di permettere una diversificazione delle attività, abbiamo chiesto di verificare la possibilità di destinare una parte dei laboratori e autorizzarne l’utilizzo per lo svolgimento di attività commerciale complementare e a supporto di quella artigianale già esercitata, anche solo per la vendita di accessori del prodotto finito”.
Infine, è stata sollevata una proposta che viene direttamente dai pensionati ex artigiani, che si sono spesi, da imprenditori, per la realizzazione dell’area e che oggi vogliono continuare a migliorarla, proponendosi per la gestione e la manutenzione dell’area adiacente il centro servizi, che non pare riceva molte attenzioni da parte dell’amministrazione ma che rappresenta il biglietto da visita per tutti coloro che quotidianamente la frequentano.