Un secondo contributo di 440.238 euro dalla Regione Siciliana al Comune di Ragusa per destinarlo ai nuclei familiari colpiti dalla crisi. La Regione Siciliana ha erogato al Comune di Ragusa un secondo contributo di 440.238 euro, uno stesso importo era già stato concesso nel maggio dello scorso anno, per destinarlo a soggetti privi di reddito o con reddito inferiore ad una soglia di povertà, in sofferenza per le conseguenze dalla pandemia. “E’ questa una buona notizia per tante famiglie ragusane in difficoltà – dichiara il sindaco Peppe Cassì – che ci consentirà quindi di tornare a erogare buoni pasto e aiuti ai nuclei familiari maggiormente colpiti dalla crisi. Nei prossimi giorni forniremo tutte le indicazioni utili ed indicheremo la data di apertura della piattaforma online mediante la quale, come già avvenuto nei mesi scorsi, sarà possibile presentare la nuova domanda.
Del provvedimento hanno beneficiato al momento solo i Comuni (una novantina) che hanno fornito alla Regione il rendiconto dei contributi distribuiti con i fondi della prima tranche regionale: un nuovo importante traguardo dell’assessorato e dell’ufficio dei Servizi Sociali della nostra città, che ci consentirà di fornire un aiuto concreto a migliaia di nostri concittadini. “Fin dalla scorsa primavera, ai tragici effetti sanitari di questa pandemia – aggiunge l’assessore ai servizi sociali e sanità Luigi Rabito – si sono sommati quelli economici. I nostri Servizi sociali si sono così ritrovati in prima linea nel fronteggiare una crisi improvvisa, grave nella forma e ampia nel numero di categorie e famiglie coinvolte, che si è sommata ai bisogni già noti della comunità.
Oltre a fornire risposte efficaci alla cittadinanza, siamo riusciti a gestire puntualmente tutti gli aspetti procedurali, che ci permettono oggi di ottenere nuove somme da destinare alle categorie più fragili. Voglio quindi esprimere un sentito ringraziamento al dirigente Salvatore Guadagnino, al consigliere delegato alle problematiche sociali Luca Rivillito e a tutto il personale dei Servizi sociali per il lavoro svolto in questi mesi”.