Disservizi idrici a Vittoria: famiglie spendono 50 euro ogni 3 giorni per acqua. “Oltre cinque settimane di pesanti disservizi, un periodo troppo lungo caratterizzato da uno stillicidio nell’erogazione di una necessità fondamentale per le famiglie vittoriesi. Facevo una riflessione: 45 anni fa mio padre mi portava alla fontana della Pace per riempire i bidoni di plastica con l’acqua. In oltre quattro decenni, nulla è cambiato. Anzi, qualcosa sì. L’acqua, adesso, non esce neppure dalle fontane”. E’ quanto evidenzia il presidente di Idea Liberale, Giuseppe Scuderi, che dipinge un quadro assolutamente precario rispetto a una esigenza fondamentale che riguarda da vicino numerose famiglie.
“Scontiamo i disagi subiti – aggiunge Scuderi – quando, a causa dell’abusivismo edilizio, nei decenni passati, si sono costruite numerose case in più per cui la rete idrica, che era stata creata per soddisfare un determinato piano, non poteva più riuscire ad andare incontro alle esigenze di tutti. Speravamo che la commissione straordinaria, in tre anni, riuscisse a invertire una tendenza così deficitaria. Niente da fare. E’ necessario, però, cercare di programmare con attenzione il futuro e pensare sin da ora all’individuazione di altre fonti di approvvigionamento idrico perché quelle esistenti sono insufficienti. Poi, occorre intercettare ulteriori fondi strutturali per fare in modo che la rete idrica esistente, oltre ai lavori che inizieranno nelle prossime settimane, possa essere ripristinata completamente.
E, ancora, va rivisto il rapporto con la società che eroga il servizio. La convenzione, così com’è, non ha funzionato. Va ulteriormente registrata. Nel frattempo, il Comune si deve attivare per potenziare il numero delle autobotti che erogano il servizio sostitutivo a chi ne fa richiesta considerato che serve più acqua. Ed è necessario pure rivedere le manovre di apertura e chiusura del prezioso liquido, accorgimenti che servirebbero a fare funzionare il servizio molto meglio. E’ indispensabile, inoltre, pensare a uno sgravio fiscale per tutte quelle famiglie che, da settimane, sono costrette a spendere circa cinquanta euro ogni tre giorni. Un peso economico che sta diventando insostenibile. Stiamo andando, adesso, incontro all’estate ed è quasi certo che il problema si acuirà. Ecco perché riteniamo sia indispensabile intervenire subito”.