RAVENNA – Roberto Michetti, storico dirigente della Ferruzzi rimasto vicino a Gardini fino alla fine, ha presentato ’’Il libretto verde di Gardini’’ (Italo Svevo edizioni). Di fronte alla rilevanza strategica assunta dai temi ambientali, è doveroso per Michetti, fare nuove considerazioni sulla figura dell’imprenditore. ’’Quest’anno sono successe due cose – dice l’autore – che mi hanno indotto a scrivere questi personali ricordi nella pausa di riflessione imposta dal covid. La prima è un’intensa e bella campagna di comunicazione e pubblicità dell’Eni che esplicita il nuovo corso strategico del gruppo petrolchimico. Chiunque può costatare che è tutta basata sulla chimica verde e sembra scritta da Raul Gardini. Proprio da lui che più di 30 anni fa era stato sconfitto dall’Eni nella battaglia dell’etanolo! Non voglio fare polemiche del tutto inattuali e inutili, ma solo sottolineare la piena validità delle visioni di Gardini non solo sull’etanolo ma sulla ecosostenibilità…
La seconda è l’uscita di un libro intitolato ‘L’uomo che inventò la bio economià di Mario Bonaccorso, Edizioni Ambiente. Si tratta di un serio studio su Raul Gardini e la nascita della chimica verde. Qualcosa è cambiato per Raul Gardini?’’.’’A 27 anni dalla morte di Raul Gardini nessun serio esame, anche critico, della sua figura è stato effettuato’’ ed invece è necessario e doveroso farlo per Michetti che scrive: ’’Per me questi ricordi sono un ringraziamento a un grande imprenditore che ha aperto grandi orizzonti che purtroppo non ha potuto percorrere appieno. Questi orizzonti sono oggi realtà in tutto il mondo. Mi riferisco alla rivoluzione verde’’.
Ed in effetti il libro è una commovente carrellata di ricordi che diventa ricostruzione della visione dell’imprenditore, testimonianza preziosa dell’epoca e anche possibilità di leggere scritti autografi di Raul Gardini.