La Soprintendenza per i beni Culturali e ambientali ha riconosciuto l’eccezionale interesse storico e artistico nazionale delle collezioni ospitate da Casa Cuseni di Taormina. In particolare, si fa riferimento al patrimonio di dipinti, sculture, arredi e suppellettili presenti nella collezione, composto da circa 1400 esemplari (databili tra il XII e il XX secolo).
Tali beni, si legge nel documento “sono meritevoli di dichiarazione di interesse storico-artistico e documentario in quanto costituiscono un complesso di opere di rilevante valore artistico, frutto delle coerenti scelte estetiche e degli interessi eterogenei di Robert Hawthorn Kitson (1873-1947), intellettuale e artista inglese stabilitosi a Taormina dal 1900, i cui orientamenti furono recepiti e confermati dall’operato della nipote Daphne Phelps (1911-2005) che ebbe in eredità la villa nel 1948 e ne implementò le collezioni”. La collezione è composta da oggetti di tipologia e datazioni diverse. A questo complesso eterogeneo si somma il corpus di circa 500 acquerelli dipinti da Robert Kitson. Come dimostrano i tre inventari redatti da Daphne Phelps tra il 1948 e il 1950, in vista della vendita della casa e del suo contenuto (poi scongiurata), il nucleo più consistente dei beni oggetto di questo provvedimento era già presente nella villa alla scomparsa del primo proprietario di Casa Cuseni.
«Apprendiamo con entusiasmo che oltre all’edificio principale e alla libreria, già sottoposti a vincolo tutorio, anche altre opere di Villa Cuseni, a breve, diventeranno bene culturale – commenta Adriano Rigoli, presidente dell’associazione Nazionale Case della Memoria -. Tale novità garantirà che le testimonianze del Grand Tour (come per esempio acquarelli e tappeti) rimarranno per sempre a Casa Cuseni, che fa parte della nostra rete associativa».