Gianni Infantino confermato alla presidenza della Fifa. Restera’ in carica fino al 2023. In carica dal 2016, era l’unico candidato alla presidenza e, durante il congresso di Parigi, e’ stato eletto all’unanimita’.
Per l’ex braccio destro di Platini all’Uefa, secondo mandato di quattro anni, sara’ il numero 1 della Federcalcio internazionale fino al 2023. Durante il discorso che ha preceduto le operazioni di voto, Infantino ha voluto sottolineare quelli che ritiene i suoi maggiori successi dal 2016 a oggi. "Ora nessuno parla piu’ di corruzione, non ci sono scandali, adesso si discute di calcio – le parole di Infantino durante il suo discorso ai 211 membri della Federazione internazionale -. Siamo passati dall’essere un’organizzazione quasi criminale, tossica, a diventare un’istituzione che si dedica al calcio.
Il pallone doveva tornare a essere protagonista e in tre anni e quattro mesi siamo riusciti a centrare gli obiettivi grazie a tutti voi. Adesso la Fifa e’ un’organizzazione affidabile e professionale. Ho commesso degli errori, ma ho imparato anche dagli sbagli, del resto soltanto chi non lavora non sbaglia. Ora, pero’ – ribadisce Infantino -, tutto e’ trasparente, tutto e’ documentato e registrato e non e’ possibile nascondere pagamenti, nella Fifa non c’e’ piu’ spazio per la corruzione". Infantino ha parlato anche di entrate, di ricavi in crescita e di una Federazione in salute anche dal punto di vista economico.
"Non abbiamo mai avuto una situazione finanziaria cosi’ – ha spiegato il numero 1 della Fifa -. Adesso i soldi del calcio restano nel calcio. Destineremo 1.250 milioni di euro alle Federazioni da qui al 2022, non investiremo in accordi sospetti, sono soldi che andranno ai bambini, alle bambine, alle federazioni".