Ragusa, 18 novembre 2021 – All’Asp di Ragusa, anche quest’anno, in occasione Giornata Mondiale della Prematurità, sono state avviate varie iniziative, purtroppo, in modo limitato per la pandemia da Covid. Illuminata la facciata dell’ospedale “Giovanni Paolo II”, sede del reparto di TIN – Terapia Intensiva Neonatale – diretta dal dott. Vincenzo Salvo. Il reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale di Ragusa è un centro di II livello che, grazie alle alte professionalità e alla dedizione dei medici e degli infermieri che vi operano, può vantare degli ottimi standard di cure per i neonati prematuri. Inoltre, per l’occasione, il reparto è stato addobbato con dei piccoli gadget “viola”, in collaborazione con la Società Italiana di Neonatologia – SIN – Sicilia. Per l’evento è stato realizzato anche un video di tutte le TIN Siciliane e diffuso sui social.
L’associazione “Mani di mamma” ha donato dei corredini “viola” per i neonati prematuri e in collaborazione con l’associazione dei genitori “Nati per crescere ONLUS” è stato organizzato un presidio con le famiglie nel piazzale antistante l’ingresso dell’ospedale “Giovanni Paolo II”. Il tema della campagna di quest’anno è “Zero separation”, promossa dalla European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI), per continuare a difendere il ruolo prioritario di mamma e papà affinché possano stare quanto più vicini ai propri neonati durante la degenza in ospedale. Altra tematica di primo piano per la Giornata Mondiale della prematurità di quest’anno è il Follow-up dei neonati pretermine. L’eccellenza delle cure offerte ai neonati prematuri e/o a rischio nella fase acuta in TIN deve proseguire dopo la dimissione, attraverso i servizi e i programmi di Follow-up, mirati alla precoce identificazione delle anomalie di sviluppo e all’attuazione di interventi precoci individualizzati, per migliorare la qualità di vita dei bambini e delle loro famiglie.
«La complessità dei neonati dimessi dalle terapie intensive – sottolinea il direttore del reparto, Vincenzo Salvo, – rimarca, sempre più, la necessità di servizi multidisciplinari, integrati con il territorio e con i pediatri di famiglia e anche in questa direzione si orienta la mission della TIN del “Giovanni Paolo II” di Ragusa che spera, presto, di poter ufficializzare un percorso di Follow-up multidisciplinare dedicato per i neonati prematuri». Infine, ha aggiunto, Valvo, «va ricordato il ruolo determinante delle famiglie, delle Associazioni dei genitori dei neonati prematuri e dei volontari che sanno “fare squadra”, supportando le altre famiglie riuscendo ad affrontare solidali un percorso che inizia in ospedale, con tante difficoltà, e che continua anche dopo la dimissione. Per questo motivo si ringraziano le volontarie e i volontari delle Associazione ragusane “Nati per crescere ONLUS” e “Mani di mamma”, per la vicinanza e il supporto continuo che offrono al reparto di TIN ed ai genitori dei neonati ricoverati.» Su invito della Società Italiana di Neonatologia (SIN) e Vivere Onlus Coordinamento Nazionale delle Associazioni per la Neonatologia, oltre 200 piazze, monumenti ed ospedali di tutta Italia e del mondo, sono stati illuminati di “viola” – colore scelto per celebrare questa giornata – per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sulla nascita pretermine.
Ogni anno nascono nel mondo circa 15 milioni di neonati prematuri, cioè prima della 37° settimana di gestazione, in Italia oltre 30.000, il 6,9% delle nascite, tasso che con la pandemia è aumentato all’11,2% nei parti da donne con infezione da Sars-Cov-2. I piccoli prematuri contribuiscono a più del 50% delle morti in epoca neonatale e a circa il 40% di quelle infantili. Questi bambini rappresentano una grande sfida per la neonatologia e per la società, perché la prematurità è una malattia spesso grave e la sopravvivenza è un successo che non si deve dare per scontato. Sono bambini che presentano un’immaturità sistemica, sono esposti a molteplici patologie (respiratorie, cardiache, neurologiche, gastrointestinali) e plurimi fattori di rischio (infettivo, deficit neurologici, ecc.) e sono tanto più gravi, quanto più il parto avviene in anticipo.
Tra i nati pretermine, i bambini sotto i 1500 grammi di peso e sotto la 32a settimana di gestazione rappresentano quelli più a rischio. Sono estremamente fragili e per questo, allo stesso tempo, dei grandi “guerrieri”. Inoltre, la nascita prematura ha un impatto psicologico ed emotivo devastante sulla famiglia, generando preoccupazioni ed ansie nei genitori, che si trovano, spesso impreparati, a dover confrontarsi con un evento inatteso e così doloroso. Foto: ospedale "Giovanni Paolo II"