Francesca Donato, candidata della Lega al Parlamento europeo nella circoscrizione dell’Italia insulare, ha incontrato i sostenitori della provincia di Ragusa nella sede dell’Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi del Lavoro in vista delle consultazioni elettorali del prossimo 26 maggio. L’incontro è stato organizzato dall’attivista Maurizio Villaggio che ha presentato e introdotto i relatori.
Dopo i saluti istituzionali del presidente regionale Anmil Antonino Capozzo e della direttrice della Formazione Anmil di Ragusa Romina Licciardi, ha preso la parola Carmelo Danzì, responsabile dell’Agricoltura per la Lega in Sicilia. Danzì ha fatto il punto sulla situazione del partito nell’isola e ha esaltato il mix vincente che può nascere dal pragmatismo settentrionale e dalla fantasia dei siciliani.
Nel suo intervento Francesca Donato – avvocatessa di origini anconetane ma che da vent’anni vive a Palermo, fondatrice dell’associazione Progetto Eurexit, volto noto di talk politici televisivi – ha posto l’accento sulla necessità di investire in infrastrutture in Sicilia al fine di colmare il divario tra il Nord e il Sud, di potenziare il turismo, sbloccare i vincoli alla pesca, vietare l’ingresso di prodotti a basso costo dal Nord Africa per far crescere la nostra agricoltura, evitando che i giovani siano costretti a emigrare.
La Donato ha messo in evidenza le «aberrazioni» di un’Unione Europea che fa gli interessi di lobby e multinazionali, trascura i temi sociali del lavoro e del welfare e permette ai mercati di tenere sotto ricatto i paesi membri con il meccanismo dello “spread”. La candidata leghista ha puntato il dito contro la Banca Centrale Europea, responsabile della stretta creditizia che si è tradotto in una minore disponibilità delle banche a prestare soldi a famiglie e aziende, e ha criticato l’introduzione del bail-in, un sistema di risoluzione delle crisi bancarie che coinvolge direttamente azionisti, obbligazionisti e correntisti.