Il nuovo anno scolastico a Modica rischia di aprirsi con più dubbi che certezze. E’ il PD a dichiararlo a proposito della questione scuola in città e per questo viene chiesto all’amministrazione di accelerare i tempi e garantire una utile accoglienza di docenti, alunni e genitori in un settembre che si annuncia bollente.
"Voci di corridoio” dicono che una proposta è stata formulata: costituzione di una istituzione scolastica a Modica Alta con la fusione di Piano Gesù e De Amicis; dimensionamento di “Ciaceri S, Marta” che cede Piano Ceci e S. Elena per ottenere S. Teresa e Pirato; nuova modulazione di Carlo Amore di Frigintini che cedendo S. Teresa e De Amicis ottiene S. Elena e Piano Ceci. Una proposta del genere, che tiene conto solo di numeri grezzi, la riteniamo non conforme alle esigenze della città. Secondo il PD il dimensionamento ottimale era far confluire le zone rurali della città in una unica istituzione. Frazioni o contrade quali Frigintini, S. Elena, Pirato, S. Filippo, Serrauccelli, Zappulla e Torre Cannata, condividono stessa identità e pertanto una più possibile affinità di programmazione; tale scelta determinerebbe anche la possibilità di unificare sotto un’unica identità zone con lo stesso sviluppo demografico.
Altra realtà che non va emarginata ma dotata di piena autonomia strutturale e numerica, anche in una prospettiva futura, è quella del centro storico che coinvolge due macro aree, Modica Alta e Modica Bassa, che soffrono la continua perdita di utenza. Infatti, se le realtà del quartiere Sorda e le zone rurali crescono in termini di utenza, le realtà del centro storico hanno una costante flessione. A Modica Bassa, l’attuale realtà territoriale (plesso S. Marta, Ciaceri e 8 Marzo), dovrebbe raccogliere le realtà di S. Teresa e Piano Ceci (quest’ultima collocata ai margini della città per una allora scellerata scelta dell’amministrazione Abbate ma che raccoglie studenti del quartiere Dente). A Modica Alta si dovrebbero unificare Piano Gesù e Dè Amicis.
Il Piano inoltre dovrebbe riconoscere due realtà nel quartiere popolare della Sorda. Altra questione che resta un grosso dubbio è la consegna dei locali di via Garibaldi e la paventata chiusura per ristrutturazione del plesso Ciaceri. A oggi non si conoscono tempi e stato di avanzamento dei lavori del nuovo plesso, che sembra non essere ancora dotato di strumenti antincendio utili ad ospitare oltre i cento utenti, oltre la mancata consegna dei locali alla scuola.