Ragusa – Proclamato dal sindacato Fisascat Cisl lo stato di agitazione dei lavoratori del servizio di sosrta a pagamento (strisce blu) in atto gestito dalla Ditta Nam3Eli. Le motivazioni si leggono in una nota che il sindacato ha inviato alla stessa ditta e al Comune di Ragusa, in particolare all’assessorato alla polizia municipale “i lavoratori del servizio in oggetto continuano ad operare in uno stato di disagio economico totale (ad oggi, infatti, hanno ricevuto solamente la Cig dei mesi di marzo, aprile e metà maggio 2020) a causa della loro collocazione in Cassa integrazione, pur a fronte della piena ripresa delle attività lavorative, scolastiche e altro in ambito territoriale, mentre è opportuno precisare che gli stessi ricevono scarsa informazione, su tutto ciò che li riguarda, dalla parte datoriale.
Inoltre, in riferimento alla presentazione delle istanze di accesso agli ammortizzatori sociali, da effettuare all’istituto previdenziale e alla luce di quanto lo stesso Inps ha comunicato, e cioè che la domanda non è stata ancora autorizzata, in quanto presentata da poco e oltre i termini previsti, abbiamo ritenuto essenziale comunicare lo stato di agitazione dei lavoratori che, non si esclude, potrebbe sfociare in astensione dal lavoro”. La Fisascat Cisl conclude chiedendo un incontro urgente all’Amministrazione comunale al fine di evitare inutili quanto dannosi conflitti di ordine sindacale”. Sul piano politico interviene il movimento Territorio per bocca del segretario cittadino Michele Tasca dopo che quest’ultimo si è consultato con il Presidente Andrea Battaglia e con il vicesegretario Emanuele Distefano.
Dopo aver ricordato che visto lo stato di agitazione proclamato dalla Cisl anche la Uil ha convocato i propri iscritti per valutare i vari aspetti della situazione, Tasca afferma “non è la prima volta che questa ditta cade nel mirino dei sindacati, della questione si è occupata, a suo tempo, anche la Commissione Trasparenza del Comune, i diritti dei lavoratori, sin dall’inizio della gestione, peraltro previsti dal contratto con il Comune di Ragusa per la gestione degli stalli di sosta a pagamento, sono stati, spesso, calpestati. Anche da quanto emerso in sede di Commissione Trasparenza, pare che molti degli obblighi contrattuali non siano stati rispettati, non solo nei confronti dei lavoratori ma anche per quanto attiene altri obblighi previsti dal contratto, uno per tutti la sostituzione delle macchinette per il rilascio del ticket, con possibilità di pagamento a mezzo carta di credito o bancomat offerto dalle colonnine di ultima generazione, secondo quanto previsto nel capitolato”. Poi Michele Tasca aggiunge “ora, si scopre che i lavoratori non percepiscono la cassa integrazione, da maggio, pur avendo pur avendo ripreso la normale attività, lamentano un rapporto difficile con il datore di lavoro e avrebbero appreso, da fonte INPS,
che lo stesso avrebbe inoltrato domanda di accesso agli ammortizzatori sociali in ritardo, oltre i termini previsti”. Ma, a preoccupare il segretario cittadino di Territorio non è solo il conflitto di ordine sindacale, quanto piuttosto tutta la strategia dell’amministrazione per le linee blu, in vista dell’eventuale rinnovo dell’appalto e quindi del relativo bando di gara. “E’ di tutta evidenza che il sistema delle linee blu, a Ragusa, non funziona come in passato e, pare, che anche gli introiti manifestano criticità che si riverberano sugli utili aziendali della ditta appaltante che stringe la cinghia sui lavoratori. Le scelte delle aree di sosta a pagamento non si sono rivelate del tutto azzeccate, ci sono aree come il Ponte San Vito o la piazza Libertà dove risaltano gli stalli inutilizzati, per buona parte della giornata. In centro storico c’è un utilizzo maggiore, ma proprio in questa zona dovrebbe essere incentivato il flusso di gente, non limitato dalla sosta a pagamento, per cui tutto il sistema è da registrare e, soprattutto, si devono far rispettare i contratti.”
“Sarebbe altresì d’uopo – conclude Miche le Tasca – che una volta tanto si arrivasse al rinnovo dell’appalto nei tempi ideali, così da non determinare soluzioni di continuità o, peggio, proroghe dell’attuale servizio”. Ed anche i due consiglieri comunali democratici Mario Chiavola e Mario D’Asta intervengono sulla vicenda auspicando che “il comune faccia valere al massimo il proprio ruolo di mediatore tra le parti”. Non a caso i due dem lamentano “una disattenzione di massima da parte dell’amministrazione comunale a cui, soltanto adesso, dopo che il caso è esploso, l’assessore al ramo dice di volere rimediare” ed aggiungono “è vero che il Comune può avere solo un ruolo di mediazione. Ma è altrettanto vero che questo ruolo occorre farlo valere nella maniera migliore possibile. Riteniamo che soltanto attraverso il dialogo si possa arrivare a colmare quella consistente sacca di disagi che è stata denunciata dai lavoratori attraverso la proclamazione dello stato di agitazione”.
Dopo aver assicurato che porteranno in aula la vertenza affinché l’amministrazione comunale possa dire chiaramente alla città qual è la situazione e, soprattutto, quali le intenzioni anche in vista della predisposizione del prossimo bando, considerata la scadenza di quello attuale per la primavera del 2021” Chiavola e D’Asta concludono “riteniamo, infatti che l’ente locale non possa più perdere altro tempo nel farsi parte diligente destinata a fare ritrovare una intesa che, al momento, sembra assolutamente incrinata tra la parte datoriale e il personale dipendente che, non dimentichiamolo, rende un servizio prezioso alla città. Anche se, per quello che abbiamo avuto modo di osservare in questi giorni, essendo diminuita la forza lavoro, questo servizio è conseguentemente venuto a diminuire”. (da.di.)