Ragusa, le segnalzioni del dopo Ferragosto. Chiavola Pd parla di rifiuti sulla vecchia Ragusa-Modica e di emergnza idrica, Firrincieli M5 del puzzo di Cava dei Modicani e Comibleo delle auto che invadono Ibla. Se nei giorni scorsi il capogruppo 5 stelle al Comune di Ragusa Firrincieli aveva lamentato l’incendio dei cumuli di spazzatura nella piazzola di sosta lungo la superstrada Ragusa-Modica, non vuole essere da meno il suo omologo del Pd, Mario Chiavola, che invece segnala spazzatura abbandonata nelle piazzole di sosta lungo il vecchio tracciato della Ragusa-Rodica, ovvero quella conosciuta come ‘a strata ‘o priculu. Chiavola prende spunto dalle polemiche suscitate dalla presa di posizione della giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli a proposito delle precarie condizioni in cui versano numerose strade del Netino, per evidenziare che “anche lungo le strade ricadenti sul nostro territorio comunale la situazione non è da meno”.
Nella fattispecia il capogruppo dem afferma “le periferie sono invase da sacchi della spazzatura abbandonati. Uno dei casi più emblematici è rappresentato delle piazzole di sosta che sorgono prima del passaggio a livello, andando verso Modica, dove i soliti incivili si liberano dei propri rifiuti come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ho chiesto, nei giorni scorsi, all’ufficio Ecologia del Comune se ci fosse in animo di intervenire. Mi è stato risposto che il Comune era in attesa della definizione di una convenzione con l’Anas, trattandosi di una strada statala laddove sorgono le suddette piazzole, prima di procedere alla rimozione dei suddetti rifiuti. Il Ferragosto, però, è passato da un pezzo. E del suddetto intervento non è stato fatto nulla. La spazzatura è ancora là. Anzi, se possibile, aumenta di giorno in giorno perché, purtroppo, gli incivili la fanno da padrone, a tutte le latitudini.
Ora, per evitare che accada quello che si è già verificato sulla strada nuova Ragusa-Modica, all’altezza del curvone, dove la spazzatura è stata data alle fiamme, chiedo all’Amministrazione comunale di attivarsi al più presto, al di là della convenzione con l’Anas, per fare in modo che questa situazione di degrado possa essere contenuta”. Lo stesso Mario Chiavola nei giorni precedenti era intervenuto ancora una volta sulla emergenza idrica ironizzando sul fatto che “il sindaco sia andato in vacanza senza neppure un intervento a parte quello in cui ci ha informato che l’acqua di corso Mazzini, dalle parti della chiesa di Santa Lucia, è tornata ad essere potabile. E per il resto della città, che è tornata a soffrire la sete, che cosa facciamo? Come ci muoviamo? Che risposte diamo?”.
Poi Chiavola ribadisce “ho raccolto la denuncia dell’ennesima signora che da una settimana è senz’acqua, chiama tutti i numeri, risulta prenotata, addirittura dal capo condomino, e intanto è senza la possibilità di potere contare, per le esigenze personali, su poche gocce del prezioso liquido. La signora in questione è molto arrabbiata, chiede continuamente di potere esternare tutto il proprio disagio al sindaco, perché di disagio si parla e bello consistente, purtroppo. Siamo noi a farci carico di questo e di altre necessità di disappunto sapendo che non si può continuare ad andare avanti in questo modo. Cassì si svegli, dia un segnale, chiarisca come intende sanare le varie anomalie che su questo fronte si stanno registrando. Siamo ai minimi termini. Occorre riconoscere la situazione d’emergenza e agire di conseguenza”.
Da parte sua, il già citato capogruppo pentastellato Sergio Firrincieli dopo aver “raccolto numerose lamentele da parte dei titolari di aziende agricole e dei residenti della zona.” lamenta il “puzzo insopportabile proveniente dala discarica di cava dei Modicani” e chiede al sindaco di occuparsi del caso. Firrincieli aggiunge “l’odore, a detta di molti, è quello tipico del percolato che, evidentemente, è ancora presente in zona, per cui si impongono controlli attenti tesi a contrastare eventuali perdite e per appurare il pieno funzionamento dell’impianto di trattamento dell’umido”. Poi conclude “il sindaco, anche nella qualità di presidente della Srr, è chiamato ad occuparsi della vicenda e, nel frattempo, dovrebbe fornirci lumi sul programma, già annunciato dall’assessore regionale Baglieri, di bonifica delle discariche sul nostro territorio, così come dovrebbe accadere in tutta la Sicilia e come in parte già avviato nelle province di Siracusa e Caltanissetta mentre qui da noi siamo ancora fermi all’anno zero”.
“L’ultima riflessione, poi, polemicamente, Firrincieli la indirizza all’assessore Giovanni Iacono, “esponente della Giunta Cassì, che della vicenda di Cava dei modicani e dei cattivi odori sollevantisi dall’impianto aveva fatto un cavallo di battaglia politica, nella precedente legislatura. Che fine ha fatto adesso, Iacono? Perché non dice più niente? Perché, ora che può, non fa valere il proprio peso politico essendo in Giunta per cercare di risolvere una parte delle anomalie segnalate? Ecco, sono questi gli interrogativi rispetto a cui ci piacerebbe ricevere una risposta”. Infine una segnalazione che non arriva dalla politica ma da Comibleo, il comitato spontaneo dei residenti del quartire barocco che torna ad insistere su un proprio cavallo di battaglia “Ibla continua ad essere presa d’assalto dalle auto durante le ore serali e il parcheggio di largo San Paolo èrimasto chiuso”.
Spiega Comibleo “continua l’assalto a forza di auto della città antica. Il comitato ha più volte preso posizione a tal riguardo, fornendo suggerimenti e, quando necessario, indicando anche tutte le cose che non andavano e che non vanno. Per questo motivo, dopo un opportuno sopralluogo, il comitato spontaneo di residenti si chiede che senso abbia avuto, nella fase più acuta della stagione estiva, vale a dire la settimana a cavallo di Ferragosto, tenere chiuso il parcheggio di Largo San Paolo. Ache se piccolo avrebbe potuto fornire un contributo per fronteggiare la marea di automobili che quotidianamente si riversa nelle viuzze e lungo la circonvallazione di Ibla. Restiamo convinti che si sarebbero dovute fare scelte diverse, volte a ottimizzare ancora meglio gli spazi adatti per gli stalli di sosta e, soprattutto, a non creare ingorghi di sorta nel cuore della città antica.
Vedere il parcheggio di San Paolo con i battenti serrati ci fa comprendere che, forse, quest’amministrazione, oltre a non volere ascoltare i consigli di chi Ibla la vive, si è incartata su stessa. Vogliamo sperare, per il nostro bene e per quello di turisti e visitatori, che si possa guardare avanti con la consapevolezza che, in questa fase, è necessario cercare di limitare i danni, quindi intensificare i controlli per consentire la possibilità a tutti, ma proprio a tutti, di godere delle bellezze di Ibla senza disagi”. (da.di.)