La dieta per i trigliceridi alti prevde un’alimentazione che esclude una serie di cibi ma prima di vedere quali cerchamo di capire cosa sono i trigliceridi. I trigliceridi sono un’importante indicatore della salute cardiaca e, per questo motivo, è fondamentale mantenere i livelli ematici nel range ottimale.
DIETA PER TRIGLICERIDI: LA DIETA PER ABBASSARLI
La dieta per trigliceridi alti esclude alcuni cibi e bevande zuccherate. Innanzitutto è bene evitare il più possibile gli zuccheri semplici (in particolare dolci e bevande zuccherate) preferendo invece i carboidrati complessi come i cereali integrali ricchi in fibre. Consigliato poi un grande apporto di verdure, legumi e alimenti ricchi di omega 3 (che hanno dimostrato la capacità di abbassare i trigliceridi proteggendo il cuore), limitando invece i grassi soprattutto quelli di origine animale. Un aiuto può venire anche da alimenti ricchi in vitamina C (visto il suo potere antiossidante) e dall’utilizzo di alcune spezie definite “bruciagrassi” come zenzero, curcuma, cannella e peperoncino.
Assolutamente da evitare poi gli alcolici le cui calorie vanno ad incrementare i livelli di trigliceridi e colesterolo. La dieta per abbassare i trigliceridi deve comprendere:
Cereali integrali
Verdure
Frutta (limitare solo quella più dolce tipo banane, fichi e uva)
Legumi
Pesce (meglio se azzurro)
Olio di lino e altre fonti di omega 3 vegetale
Alimenti ricchi di vitamina C
Alimenti ricchi di fibre
Tanta acqua e tè e tisane non dolcificate
Spezie bruciagrassi
DIETA PER TRIGLICERIDI ALTI: CIBI DA EVITARE:
Zuccheri semplici
Alimenti raffinati in genere
Bevande gassate o zuccherate
Grassi di origine animale
DIETA PER TRIGLICERIDI ALTI: COME CUOCERE GLI ALIMENTI
Non solo cosa si mangia ma anche come si cuociono gli alimenti può essere di fondamentale importanza per chi soffre di ipertrigliceridemia. Consigliato cucinare in maniera sana e leggera privilegiando la cottura al vapore, in pentola a pressione o ancora nella griglia o piastra evitando l’utilizzo di condimenti a caldo, quindi no a fritture e soffritti.
Ridurre sensibilmente o eliminate l'alcool. L'alcool in tutte le sue forme (vini, liquori, birra) stimola in molti soggetti un'intensa produzione di trigliceridi da parte del fegato. In presenza di ipertrigliceridemia, pertanto, è necessario un controllo o meglio l'abolizione di questa sostanza. Poiché la risposta personale all'alcool è molto variabile, e consumi moderati di bevande alcoliche possono aumentare il livello del colesterolo HDL (il colesterolo 'buono') è bene effettuare il controllo dei trigliceridi dopo 2-3 settimane di dieta totalmente priva di alcool, senza modificare il resto della struttura della dieta stessa.
Aumentare il consumo di pesce. I grassi del pesce sono caratterizzati da tre interessanti proprietà: sono efficaci nell'abbassare il tasso dei trigliceridi nel sangue, svolgono un'azione antitrombotica e sono inoltre dei buoni antiaritmici. Due o tre pasti settimanali di pesce (o almeno un apporto adeguato di acidi grassi omega-3 da alimenti integrati o arricchiti) dovrebbero entrare stabilmente nella nostra alimentazione.
Fare attività fisica. Aumentare la propria attività fisica contribuisce in vari modi a normalizzare il tasso dei trigliceridi. Può aiutare a controllare il peso corporeo, un elemento, come si ricordava, di riconosciuta importanza da questo punto di vista, ed aiuta inoltre i muscoli a 'bruciare' meglio i trigliceridi stessi per produrre l'energia necessaria per il movimento. L'attività fisica, infatti, aumenta l'attività degli enzimi che digeriscono i trigliceridi (soprattutto la Lipoprotein-Lipasi, o LPL). Praticare un'adeguata attività fisica, tra l'altro, è un elemento essenziale di ogni ricetta per il benessere e la salute.