Roma, 28 mag. – "Porteremo in tribunale le cause degli infermieri vessati e danneggiati durante la pandemia. E siamo pronti anche allo sciopero nazionale". Il presidente del Nursing Up, Antonio De Palma, annuncia le iniziative del sindacato, nelle prossime settimane, a sostegno degli infermieri, in piazza e nelle aule dei tribunali, "per difendere i colleghi che da Nord a Sud vorranno chiedere adeguati risarcimenti per i danni morali e fisici subiti durante il dramma della pandemia. Abbiamo già dato mandato a un pool di legali". Come confermato recentemente dal Congresso digitale della Società italiana di pneumologia, "chi si è ammalato di Covid-19 potrebbe riportare danni permanenti alla funzionalità respiratoria, e non solo", dice De Palma.
"Abbiamo tenuto aperti i reparti Covid – continua – ci siamo ammalati, ci siamo isolati dalle famiglie, ci abbiamo rimesso anche la vita: non dimentichiamo i quasi 40 colleghi morti e soprattutto la vergogna di un Paese con il 10% di operatori sanitari contagiati. Abbiamo lavorato senza presidi di protezione, indossando anche buste di plastica e indumenti da macellaio. Lo abbiamo fatto in silenzio e a testa bassa. Ora diciamo basta. Ora chiediamo alla stampa, alla società civile, di sostenere la nostra lotta".
Per De Palma "è una vergogna: invece di aumenti dello stipendio ci hanno promesso un premio di mille euro, che poi è pure sparito dal decreto Rilancio. Qualche Regione poi ha previsto squallide mancette: praticamente una toppa peggiore del buco. Ci prendono in giro, ci fanno credere che con il raddoppiamento del bonus baby sitter abbiamo avuto quello che ci spettava. Ma non si tratta di un premio, quello è denaro finalizzato a sostenere tutte le famiglie per i problemi di gestione dei figli, non sono soldi destinati solo a noi e non c'entrano un bel niente con la nostra valorizzazione professionale", incalza De Palma che aggiunge: "Certo nessuno di noi rinuncerebbe a un vero premio, ma per prima cosa rivendichiamo uno stipendio dignitoso".
Gli infermieri piemontesi, quelli lombardi, quelli liguri, ma anche quelli dell'Emilia Romagna, della Campania e di tante altre regioni italiane "non vogliono più aspettare e sono pronti a manifestare: si parla di flash mob e altre iniziative nelle regioni più colpite dal Covid-19, per mostrare il loro malcontento e la delusione, e per chiedere agli altri infermieri e operatori sanitari in Italia, stufi come loro, di contattarli e di unirsi in una comune lotta", aggiunge il leader sindacale.
Con queste premesse, nei prossimi giorni Nursing Up invierà nelle caselle Pec dei ministeri competenti le richieste per un ultimo tentativo di conciliazione in sede ministeriale, "come la legge vuole, ma se fallirà allora lo sciopero nazionale sarà inevitabile".
"Siamo infermieri – conclude De Palma rivolgendosi a tutta la cittadinanza e agli organi di stampa – combattiamo senza paura per difendere la salute degli italiani e continueremo a lottare per l'amore di questa professione. Su di noi potrete sempre contare, questo è certo. Ma ora non lasciateci soli, non abbandonateci come questo Governo ingrato invece ha fatto".