La curcuma nella dieta aiuta a dimagrire, brucia il grasso e migliora l’umore e la memoria. Lo annuncia uno studio condotto dall’Università della California pubblicata sull’American Journal of Geriatric Psychiatry. Lo studio ha preso in esame 40 adulti tra i 50 e i 90 anni con lievi disturbi della memoria.
Le persone sono state suddivise in due gruppi: ad uno è stato assegnato un placebo e all’altro 90 milligrammi di curcumina, per due volte al giorno per 18 mesi. I test di memoria per chi aveva assunto curcuma erano migliori del 28%. Inoltre, avevano avuto un lieve miglioramento dell’umore e meno segnali delle proteine amiloidi e tau nell’amigdala e dell’ipotalamo, regioni del cervello che controllano le funzioni emotive e della memoria. Queste due proteine sono associate alle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Ancora non è chiaro in che modo la curcumina esercita i suoi effetti ma potrebbe essere dovuta alla sua capacità di ridurre l’infiammazione cerebrale, che è stata collegata sia alla malattia di Alzheimer sia alla depressione maggiore, ha spiegato uno dei ricercatori. Inoltre la curcuma oltre ad essere un potente antiossidante e spesso inserita nelle diete perché aiuta a dimagrire.
A sostenerlo numerosi studi scientifici, svolti in tutto il mondo, dall’Università della Corea a quella del Texas, che hanno messo in evidenza come la curcuma contenga principi attivi utilissimi per combattere i chili di troppo. La sua efficacia è data dal fatto che interviene sui processi metabolici che stanno alla base del sovrappeso. La curcuma agisce direttamente là dove il grasso si forma, a livello delle cellule adipose. Questa spezia è considerata un autentico “alimento funzionale” poiché migliora il funzionamento dell’intero organismo e aggiunge all’azione brucia grassi effetti depurativi, anti età e ringiovanenti. La curcuma è un genere di piante appartenente alla famiglia Zingiberaceae, comprendente oltre 90 specie. La spezia più utile è la Curcuma longa o zafferano delle indie. Il vivace colore giallo della radice polverizzata viene utilizzato come colorante alimentare del tutto innocuo; se ne segnala l’uso anche per i tessuti, ma sbiadisce rapidamente. In certe regioni dell’India una radice di curcuma appesa al collo della ragazza fa parte del rito della promessa matrimoniale.
La curcuma è una spezia dal colore giallo-arancio e dall’aroma penetrante, molto utilizzata nella cucina indiana. Si ricava dalla polverizzazione del rizoma ( un fusto carnoso simile a una radice) dellacurcuma longa, pianta tropicale indiana appartenente alla stessa famiglia delle Zingiberacee, la stessa dello zenzero. La curcuma svolge soprattutto tre funzioni benefiche per la salute: antinfiammatoria, antiossidante, immunostimolante. Da queste tre azioni derivano tutte le proprietà e i benefici che fanno sì che, il rizoma della curcuma e i suoi estratti, siano utili per contrastare le malattie infiammatorie croniche (da quelle intestinali alle articolari), per riequilibrare l’apparato digerente, contribuendo alla salute di stomaco, fegato – che disintossica in profondità – e intestino e contrastando la formazione di colesterolo LDL (“cattivo”) a livello della ghiandola epatica. Insieme, le sue funzioni agiscono anche sulla prevenzione di alcune forme tumorali, così come sulla salute del cervello e del cuore.
Come antinfiammatorio, la spezia è utile in caso di dolori muscolo scheletrici e le infiammazioni tipiche di artrite e artrosi, così come in presenza di dolori mestruali, colite, cefalea edemicrania, fibromialgia. Inoltre, facilita l’eliminazione del grasso addominale, resa difficile dallo stato infiammatorio prodotto dalle stesse cellule adipose. Come antiossidante, si rivela utile nella prevenzione dell’invecchiamento precoce e di tutti i disturbi che l’accompagnano, compreso il rallentamento del metabolismo che porta a prendere peso più facilmente dopo una certa età. L’azione immunostimolante si rivela invece utile per rafforzare le difese dell’organismo, proteggendolo dall’attacco di batteri, virus ed altri elementi dannosi.