È notizia molto recente quella che vede protagonista alcuni broker russi, è stato reso noto che la banca centrale della federazione russa (la cosiddetta Tsentral’nyj Bank Rossijskoj Federati) è intervenuta per sospendere l’attività di cinque tra i più grandi broker operative in territorio russo.
Il provvedimento preso nei confronti dei broker è la revoca della licenza. Questo tipo di misura comporta la perdita diretta della possibilità di operare e di conseguenza i broker sono stati costretti a restituire i fondi ai loro clienti in data 27 gennaio. Per ognuna delle 5 società di brokeraggio sotto inchiesta le autorità hanno contestato reati e problematiche differenti, ma in linea di massima si tratta di continue violazioni delle norme sulla gestione dei fondi dei clienti. Se questa è la contestazione più grave non mancano anche altre accuse di violazione a numerose leggi federali, come false comunicazioni alla banca centrale, ritenute gravissime.
Nessuno si sarebbe mai aspettato che la banca federale potesse prendere simili provvedimenti drastici in un lasso di tempo così ristretto. Si vocifera che la conseguenza pio o meno voluta dei provvedimenti potrebbe essere il ritorno nelle mani delle maggiori banche locali dell’attività di trading sul forex. D’altra parte però questa tesi è semplice da confutare se si nota come sia stata concessa l’autorizzazione ad operare ad Alpha Forex. Il broker Alpari, uno dei maggiori in circolazione tra quelli sanzionati, ha annunciato ricorsi contro le sanzioni.
La decisione del broker Forex Alpari
Alpari è uno dei maggiori brand della finanza internazionale e lavora in diverse nazioni da più di 20 anni sempre e comunque rispettando le leggi del luogo dove si trova ad operare. In diverse occasioni durante la sua storia, la società ha ricevuto licenze dai più disparati organi di controllo e non le era mai capitato di dover cessare l’attività a causa di una decisione delle autorità locali. Alpari Forex LLC rappresentava l’entità legale in Russia del brand Alpari e non aveva mai ricevuto alcuna notifica di revoca della licenza dalle autorità russe. Ora che è stata revocata la licenza l’azienda ha deciso di appellare la decisione dei regolatori nelle maniere prescritte dalla legge. Nel frattempo, le spiegazioni offerte sul sito della Banca Centrale di Russia non offrono chiarezza in merito alle motivazioni della revoca della licenza.
Intanto, il brand Alpari continua ad offrire i suoi servizi in tutti gli altri paesi dove opera in linea con le leggi locali e senza aver ricevuto alcun contraccolpo dalla situazione in Russia. Questa situazione riaccende il dibattito sul problema della regolamentazione dei broker che per troppi anni hanno speculato indebitamente sulle spalle di operatori finanziari male informati e poco attenti ai rischi del trading online. Non tutti i broker hanno agito in questa direzione e in Europa da quando l’ESMA ha introdotto i nuovi regolamenti le cose sono molto cambiate. Tuttavia, bisogna ricordarsi di tutelare i propri investimenti utilizzando i fondi di trading in maniera responsabile e il modo per farlo è quello di affidarsi a broker simili ad Alpari che al di là di questa vicenda in Russia non ha mai avuto problemi.