Ragusa – Spiace constatare che autorevoli esponenti delle istituzioni nelle loro rispettive responsabilità sottolineino attacchi dai fini sfumatamente impercettibili e, se non fosse per l’estrema urgenza di una pronta pacificazione su questo tema, saremmo portati a pensare di trovarci davanti all’ennesimo tentativo di “portare acqua al proprio mulino”.
Durante l’incontro del 17 novembre scorso tenutosi al palazzo comunale di Ragusa e con la presenza del presidente della Regione Siciliana on. Musumeci, del sottosegretario al Mims on. Cancelleri e del Rup Anas ing. Mupo, oltre ai parlamentari on. Campo e on. Dipasquale e al sindaco di Ragusa avv. Cassì, abbiamo registrato l’unanime volontà a procedere insieme al superamento delle ultime battute burocratiche che ci separano dall’inizio dei lavori, e inoltre ci eravamo dati un appuntamento di confronto in corso di avanzamento delle procedure entro lo scorso Natale. In quella occasione abbiamo espresso, tra le altre cose, preoccupazioni circa il rispetto delle stringenti scadenze dettate dal cronoprogramma che recepisce il Contratto di Programma Anas-Mit 2016-2020 con appaltabilità entro il 2021 ed è finanziato tra le altre risorse dalle “obbligazioni giuridicamente vincolanti a valere sul Po Infrastrutture Fsc 2014-2020 con finanza regionale di 217 mln di euro quindi con una precisa scadenza temporale per affidamento dei lavori alla data del 31 dicembre 2022”.
Da nostra fonte verificata i fatti mostrano che “il progetto è stato validato ed è pronto per l’approvazione così come il bando di gara che è stato perfezionato. Purtroppo, in mancanza della ratifica delle disponibilità di quota parte di finanziamento regionale di 217 mln è stato deciso di rimandare l’approvazione e la determina al prossimo CdA”. Rileviamo che il nuovo CdA Anas è stato nominato il 23 dicembre 2021 sostituendo il precedente che aveva poteri fino al giorno prima. Nella riunione del 17 novembre era stato anche annunciato il rinnovo del Cda dell’Anas e la possibilità di uno slittamento che tutti si sono impegnati a superare nei tempi necessari. Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad un rimpallo di responsabilità tra il commissario e il sottosegretario Mims con toni che ancora una volta ci hanno allarmato e ci impongono di fare chiarezza. A questo punto richiamiamo gli esponenti istituzionali a quel senso di responsabilità più volte citato dal presidente dello Stato Sergio Mattarella. Pertanto, come Comitato, richiediamo un incontro urgente a Ragusa, così come da impegni presi, perché si riporti la discussione sul piano concreto delle soluzioni recuperando eventualmente il tempo perso.