Nella polemica scoppiata tra il Comibleo, il comitato spontaneo dei residenti di Ragusa Ibla, e l’assessore al verde pubblico Giovanni Iacono sulla critica situazione in cui versa il giardino ibleo, si registra una nuova puntata, ad opera del comitato stesso che controreplica all’assessore. E se Iacono si era detto “letteralmente esterrefatto …per la manifestazione, eccessivamente indispettita”, del Comitato e del suo rappresentante Paolo Ucchino, è ora la volta di questi ultimi di dirsi “abbastanza sorpresi dalla reazione scomposta dall’assessore comunale al Verde pubblico Giovanni Iacono”.
Poi la controreplica di Comibleo così prosegue “è bene ricordare che il nostro comitato, lo scorso anno, quando si è verificato il caso della Panoramica del parco a senso unico, ha raccolto qualcosa come cinquecento firme per fare cambiare quella scellerata idea all’Amministrazione comunale. Significa che qualcuno tra i residenti di Ibla lo rappresentiamo e cerchiamo di operare per il bene della città antica.
Ecco perché, con semplicità, chiediamo solo di essere coinvolti, al pari di altre realtà, quando si prendono decisioni di un certo tipo che vanno a incidere su questa zona del capoluogo ibleo. Non abbiamo mai avuto remore a condividere, anche pubblicamente, gli aspetti positivi di determinate scelte, quando se ne è presentata l’occasione. Allo stesso tempo, critichiamo in maniera dura, se necessario, le decisioni che non comprendiamo con l’auspicio che le stesse possano essere riviste”. Poi il Comibleo, il comitato spontaneo di residenti nella città antica, prosegue “ognuno ha il proprio modo di porre le questioni. Magari c’è chi pubblicamente applaude e poi, dietro le quinte, protesta.
Noi abbiamo fatto una scelta di coerenza e cerchiamo di portarla avanti. Le cose siamo abituati a dirle in faccia, senza ipocrisie di sorta. Nessuna gelosia nei confronti di nessuno. Ci mancherebbe. Tutti, almeno si spera, ci adoperiamo per il bene di Ibla.
E se poi c’è chi, come in questo caso, non vuole condividere determinate scelte con noi? Bene, assolutamente legittimo.
Ma non c’è da lamentarsi se poi arrivano critiche da chi vive Ibla e queste soluzioni non le trova adatte. Rappresentiamo una parte della collettività, ne ascoltiamo gli umori e riteniamo di sapere cosa sia meglio per la città antica”. (da.di.)