Continua ad essere nell’occhio del ciclone l’Assemblea Territoriale idrica della provincia di Ragusa, che comprende i dodici Comuni iblei, e che (notizia freschissima) è stata appena commissariata dalla Regione Siciliana. A darne notizia Salvo Liuzzo, coordinatore provinciale di Italia Viva che parla senza mezzi termini di “cronaca di un fallimento annunciato” e non risparmia parole dure contro il presidente dell’Ati, Bartolo Giaquinta, accusato “di minimizzare la gravità dei fatti”.
Sulla intera vicenda dell’Ati idrica, sui ricorsi al Tar in merito alla discussa assegnazione della gestione alla società Iblea Acque Spa, sulla mancata ammissione del progetto presentato da quest’ultima per accedere ai fondi del PNRR ed ai 47 milioni di euro persi, ecco la nota di Liuzzo. “in merito alla querelle riguardante l’ennesima “mancata ammissione” ai fondi del Pnrr destinati ad una gestione moderna delle risorse idriche, a partire dalla necessità di ridurre l’enorme spreco d’acqua, problema comune a tutte le regioni del Meridione, abbiamo assistito, non senza stupore, al tentativo del presidente dell’Ati, Bartolo Giaquinta, di minimizzare la gravità dei fatti. Ma, come disse il saggio, “i numeri sono testardi”. E’sufficiente sapere che, ad oggi, su 259 milioni di euro ottenuti da altre Ati della Sicilia (bandi React Eu e Pnrr Reti idriche) nemmeno un euro è stato intercettato dall’Ati di Ragusa”. Quindi Salvo Liuzzo aggiunge “siamo di fronte all’ennesima grande occasione persa per lo sviluppo del nostro territorio.
Come se tutto ciò non bastasse, ecco l’ennesima tegola: il commissariamento dell’Ati a firma del governatore Schifani. Un fatto politicamente gravissimo che dimostra, ancora una volta, la fondatezza delle nostre osservazioni. Per dovere di cronaca, va precisato che il commissariamento è avvenuto in via preventiva e le conseguenze concrete di tale scelta sono sub iudice, dato che allo stato attuale si attende la decisione del Tar, prevista a marzo, sui ricorsi pendenti. Adesso attendiamo, con disincanto e senza troppe illusioni, il responso della giustizia amministrativa. Ma rimane chiaro il clamoroso fallimento di un progetto nato male, figlio di una politica miope, quella dell’incapacità di consentire, per l’ennesima volta, benessere e crescita per il nostro territorio”. (da.di.)