Il grande successo di questo spettacolo che da cinque anni è il più visto della Sicilia si deve a molti fattori. I lusinghieri giudizi del caporedattore del Corriere della Sera Alessandro Cannavò, secondo il quale “l’emozione nasce dall’unione tra Parola e Natura”, e dell’assessore regionale dell’Economia Marco Falcone, che ha posto l’accento sulla bravura degli attori, i quali hanno “perfettamente rappresentato le complesse e articolate vicende dei personaggi, nei gironi infernali”. E ogni sera, sulle rive del fiume, il pubblico festeggia proprio gli interpreti, ormai popolarissimi, facendosi fotografare con loro.
“Assistere a una rappresentazione dell’Inferno di Dante in un luogo di questo genere parrebbe naturale: è chiaro che la magia delle Gole dell’Alcantara da sola fa già uno spettacolo. Ma in questo posto così straordinario, gli attori si muovono con grande spontaneità, esaltando i versi di Dante che brillano per la loro bellezza. E l’emozione nasce dall’unione tra parola e Natura”. Questo il lusinghiero giudizio espresso da Alessandro Cannavò, caporedattore del prestigioso Corriere della Sera, dopo aver assistito, nei giorni scorsi, a una delle repliche di Inferno, il kolossal dei record, il lavoro teatrale più visto in Sicilia negli ultimi cinque anni, prodotto da Buongiorno Sicilia e Vision Sicily con drammaturgia e regia di Giovanni Anfuso.
Un’operazione culturale colta e popolare a un tempo, visto che in Italia tutti ricordano i versi di Dante, studiati a scuola. E che l’interesse per la Divina Commedia è stato rinfocolato in tutto il mondo dal settecentesimo anniversario della morte del Padre della lingua italiana, nel 2021. Ma già nel 2016, secondo la rassegna Dante nel mondo, le traduzioni integrali in lingue europee, asiatiche, africane e sudamericane erano 58 e quelle parziali, innumerevoli. E, in qualunque idioma fosse tradotta, la Commedia, conservava immutata, secondo l’italianista tedesca Cornelia Klettke, “l’immediatezza visuale e la vivacità pittorica del linguaggio poetico”. Così, negli Stati Uniti, il Nobel Thomas Stearns Eliot, nel suo poema La terra desolata parlando di ignavi, inserì una traduzione letterale dei versi 56-57 del canto terzo dell’Inferno. E nel 2013 Dan Brown scrisse un romanzo con questo titolo, ispirato all’opera dantesca e da lui definito “una lettera d’amore alla Cultura italiana”.
Tra le numerose personalità accorse ad assistere a Inferno, anche l’assessore regionale dell’Economia Marco Falcone, che ha molto apprezzato la rappresentazione “nel meraviglioso contesto delle Gole, un ambiente unico in Italia e forse nel mondo”. “Ma non solo questo contesto – ha sottolineato – ha reso magica la serata: gli attori si sono avvicendati per farci rivivere un grande poema italiano, la Divina Commedia dell’Alighieri. Le complesse e articolate vicende dei personaggi, nei gironi infernali, sono state perfettamente rappresentate da questi artisti. Complimenti dunque all’Organizzazione, al regista Anfuso, ma soprattutto esprimiamo orgoglio per queste affascinanti Gole dell’Alcantara”.
E sulle rive del fiume, per tornare allo spettacolo colto e popolare insieme, al termine della seconda replica di ogni rappresentazione, il pubblico ama soffermarsi con i protagonisti del lavoro per parlare e fare con loro dei selfie.
“Credo sia giusto evidenziare – ha affermato Angelo D’Agosta, il quale sulla scena è Dante – che questo avviene solitamente con attori molto noti, quelli che hanno conquistato una larga popolarità attraverso le fiction o il Cinema”.
In realtà l’effetto fiction si deve al gran numero di persone che ha visto – e spesso rivisto – Inferno non soltanto nelle Gole ma anche a Noto, nelle Cave del Gonfalone di Ragusa e a Piazza Armerina, dove è stato sempre sold out. Anche per questo ha ottenuto il patrocinio del MiC, il Ministero della Cultura, dell’Ars, dell’Assessorato allo Spettacolo della Regione Siciliana, dell’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara e del Comune di Motta Camastra e ha come sponsor Isola Bella Gioielli, Amaro Herbae e Bacco, tipicità al pistacchio.
A parte Angelo D’Agosta, i sempre festeggiatissimi attori di Inferno sono, in ordine d’apparizione, Liliana Randi (Narratrice), Francesco Bonaccorso (Turista e Caronte), Salvo Piro (Virgilio), Giovanna Mangiù (Francesca da Rimini, Messo dal Cielo), Davide Pandolfo (Ciacco), Luca Fiorino (Farinata degli Uberti), Rosario Minardi (Ulisse), Davide Sbrogiò (Ugolino), Gabriele D’Astoli (Paolo, Diomede, Arcivescovo Ruggeri). I dannati sono invece Beatrice Caudullo, Manuela Grimaldi, Marta Marino, Valeria Mazzaglia, Enrica Pandolfo, Davide Peluso, Alfio Raiti, Lucio Rapisarda, Francesco Rizzo e Gloria Trischitta. Le coreografie sono di Fia Di Stefano, i costumi di Riccardo Cappello, le musiche di Nello Toscano e gli effetti speciali di Alfredo Vaccalluzzo. Vanno poi citati Simone Trischitta , che si occupa dell’organizzazione generale, l’aiuto regista Agnese Failla, l’assistente alla regia Lucia Rotondo, il light designer Davide La Colla e il sound designer Enzo Valenti. Come si ricorderà le repliche dello spettacolo, due a sera, sono state prorogate fino al tre settembre e i biglietti possono essere acquistati on line su Boxoffice Sicilia o al botteghino delle gole nei giorni degli spettacoli.