Ragusa – “Continuare a chiedere la riapertura al traffico veicolare di via Roma è la cartina di tornasole del fallimento di tutte le politiche adottate negli ultimi sette anni da questa amministrazione nel cercare di rivitalizzare il centro storico”. Lo ha detto ieri sera in consiglio comunale Sergio Firrincieli del movimento Cinque Stelle secondo cui, in questa fase, “si sta concentrando l’attenzione dei ragusani e dei commercianti su quello che risulta essere un falso problema.
Non è certo con la riapertura di via Roma al traffico – ha proseguito Firrincieli – che risolveremo una situazione deteriorata da anni e anni di scelte sbagliate. Si è continuato a dare licenze per l’apertura di grosse strutture commerciali sempre all’interno della cinta urbana periferica. E la conseguenza è stata quella di depauperare le zone centrali della città. Per non parlare del fatto che tra qualche tempo ci sarà l’apertura di un nuovo centro commerciale che rappresenterà una ulteriore batosta al commercio e, più in genere, alla vitalità del centro storico.
Assieme a ciò la costante apertura di nuove realtà commerciali, anche negli ultimi mesi, che distraggono giocoforza l’attenzione nei confronti del centro. Quindi, quando affrontiamo certi argomenti, occorrerebbe farlo con cognizione di causa. Ad esempio, autorizzare l’apertura di un locale di richiamo come il McDonald’s avrebbe avuto un senso, per quello che stiamo dicendo, se il sindaco, trattandosi di aree pedonali o Ztl, avrebbe potuto influenzare indirettamente la convenienza ad aprire in centro e non certo in periferia. Solo così si agevola la presenza su una determinata porzione di territorio. E’ chiaro che un centro storico senza Ppe, senza alcuna idea per la rivitalizzazione, non può certo recuperare il tempo perduto come se nulla fosse.
Ecco perché stare ancora a dibattere sulla riapertura o meno di via Roma ha tutta l’impressione di una battaglia di retroguardia. Capisco la frustrazione dei commercianti della zona, quella dei proprietari degli immobili, ma sono indispensabili politiche attive per un turismo d’eccellenza, per una compravendita delle abitazioni rivolta a edifici di pregio, per una riqualificazione ragionata, per l’adozione di un Piano particolareggiato, per fare in modo che la vita sociale possa essere riportata in zona: se non facciamo così, il centro storico non potrà mai ripartire come una volta e sposteremo solo in avanti la necessità di compiere scelte che finalmente possano risultare risolutive”.