Anche la Cisl Ragusa Siracusa è stata a Roma, nell’ambito della manifestazione nazionale promossa da Cgil, Cisl e Uil, per protestare e chiedere interventi specifici al Governo nazionale sul fronte della crescita e dell’occupazione. Il segretario dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, ha guidato una delegazione di circa 200 persone tra lavoratori, pensionati e dirigenti sindacali.
“Per quanto riguarda l’area iblea – sottolinea il segretario – abbiamo idee chiare sul rilancio del porto di Pozzallo, dell’aeroporto di Comiso e della rete infrastrutturale le cui maglie dovrebbero diventare più spesse. Perché non è possibile, ma questo è quanto ci ripetiamo da vent’anni a questa parte, che questo territorio non possa contare neppure su un centimetro di autostrada. Ed è quindi chiaro che i lavoratori, le aziende che operano in tale ambito, devono compiere due-tre volte gli sforzi di quelle imprese che si trovano, invece, nel cuore del Paese o, come al Nord, nel cuore dell’Europa. La frattura tra Nord e Sud, purtroppo, è rimasta tale e quale quella di vent’anni fa. Oggi loro parlano dell’alta velocità, noi invece ci confrontiamo ancora con l’assenza della, chiamiamola così, velocità normale.
La Rosolini-Modica, la Ragusa-Catania sono essenziali perché farebbero parte di un quadro più complessivo che comprende porto e aeroporto, per non parlare dell’autoporto di Vittoria, anche quest’opera inspiegabilmente non completa. Così come del potenziamento delle ferrovie che si rivelerebbe utile per unire il territorio e agevolare turismo e attività economiche”. E Sanzaro prosegue sostenendo che “al di là delle appartenenze, il problema è quello di riuscire a comprendere in che modo è possibile, tutti assieme, rilanciare queste rivendicazioni infrastrutturali rimaste in sospeso. Bisogna riunirsi, confrontarsi, fare delle scelte e, se il caso, fare sentire la voce del territorio nelle sedi competenti". Per Sanzaro è cruciale che il tavolo operativo promosso dal Libero consorzio comunale torni a riunirsi.