Disavventura per gli occupanti dell’autobus dell’Azienda Siciliana Trasporti che domenica pomeriggio li conduceva da Modica a Catania. A scrivere alla nostra redazione per denunciare quanto accaduto, è stato proprio uno dei pendolari che si trovava a bordo. Una lettera aperta in cui si evidenzia come: "Il servizio pubblico, reso dall’Azienda Siciliana Trasporti, non sia il massimo.
Chi viaggia, per motivi di lavoro o di studio, servendosi dei mezzi Ast, ha certamente dovuto fare i conti con i disservizi vari che l’impresa non riesce a migliorare: sedili rotti, climatizzazione guasta, ritardi e carenza di posti. Domenica pomeriggio, questi disagi si sono ulteriormente aggravati sino ad assumere il profilo di un serio rischio per l’incolumità di 40 utenti. Infatti, il pullman, all’altezza delle raffinerie del territorio siracusano, ha incominciato a sbandare a destra e a manca e il conducente ha avuto serie difficoltà per bloccare il mezzo. Non appena scesi, si è levata una coltre di fumo, le gomme erano integre ed è probabile che sia stato l’impianto dei freni a rompersi, provocando la fuoriuscita di liquido in corrispondenza di tutte le ruote del mezzo.
Tutto ciò, non può essere semplicemente imputato al caso – scrive ancora il nostro lettore-pendolare – bensì all’evidente incapacità dell’AST di garantire la gestione di un servizi pubblico essenziale in modo efficiente. Non si ha contezza dei rischi a cui quotidianamente vengono esposti i passeggeri, perché un conto è viaggiare con un sedile rotto un conto è avere l’incertezza di arrivare indenni a destinazione usufruendo di un servizio pubblico che per sua natura dovrebbe rispettare e garantire determinati standard di sicurezza; un guasto simile, infatti, può essere evitato sempre attraverso un capillare controllo di un mezzo che falcia migliaia di chilometri a settimana.
Da anni siamo ormai costretti a viaggiare in mezzi vetusti, inefficienti sotto ogni punto di vista, a rimanere bloccati in autostrada nella speranza che un altro mezzo venga a raccattarci dalla corsia di emergenza e a farci arrivare in tempo a destinazione. Le amministrazioni comunali cosa hanno fatto? I sindaci di Scicli, Modica e Pozzallo, si sono mai chiesti come siano collegati i territori che governano e cosa devono subire gli utenti? La dirigenza Ast e la Regione quando capiranno che non posso più far viaggiare mezzi in queste condizioni e riparati alla meno peggio ? Nell’Italia “della tragedia che poteva essere evitata”, domenica siamo usciti tutti indenni anche grazie alla prontezza del conducente, ma domani? Deve prima farsi male qualcuno per capire che dei seri interventi vanno affrontati nell’immediato?" Il lettore invita con questa lettera aperta, i vertici della Pubblica Amministrazione a farsi seriamente carico del problema.