Cominciano i controlli a tappeto a Comiso, a tutela dell’80% di cittadini virtuosi che fanno bene la raccolta differenziata. Segnalate già 60 violazioni. “ Oltre al rispetto per l’ambiente, vanno rispettati e tutelati tutti quei cittadini, moltissimi per la verità, che si impegnano quotidianamente a fare la differenziata nel rispetto delle regole” ha dichiarato il sindaco Schembari.
“I primi dati che ci arrivano a distanza di un mese, indicano percentuali che ci attestano come uno tra i comuni più virtuosi della Sicilia. Il differenziato è arrivato a circa il 63% con una percentuale, come già detto, dell’80% di nuclei familiari che operano bene e secondo le regole. I dati più specifici, saranno resi pubblici tra qualche giorno. Tuttavia, c’è ancora un target che si aggira intorno al 20% , che sembra essere recalcitrante. Abbiamo messo in campo un battage informativo che ha raggiunto tutte le utenze che abbiamo informato attraverso svariate azioni, abbiamo prorogato di un mese i termini per il ritiro dei mastelli e non abbiamo tenuto conto di tutte quelle utenze che non erano in regola con i pagamenti TARI, pur di dare a tutti la possibilità di adeguarsi al nuovo sistema di raccolta.
Adesso, per una questione di rispetto e di tutela di quella grossa fetta di utenza che ha voluto regolarizzare la propria posizione, che effettua bene la differenziata e che ha recepito la necessità di adeguarsi alla salvaguardia del territorio e per avere dei benefici in bolletta, non siamo più disponibili a tollerare alcuna inadempienza. Ma anche questo, tuttavia, era stato anticipato con una mia ordinanza, la 19/2019, dove è ben evidenziato quali siano le sanzioni per i trasgressori. Alla luce quindi di tutto ciò, – continua il Sindaco- si è deciso di cominciare a eseguire controlli a tappeto su tutto il territorio. Il primo quartiere che è stato controllato, ha messo in evidenza circa 60 violazioni.
Abbiamo preso questa decisione a malincuore – ancora il primo cittadino – poiché differenziare e tenere pulito il proprio paese dovrebbe essere un interesse comune e sentito”.