E’ approdato al Saturnia Film Festival il prologo del film “Redemption for a lost soul” del regista messicano trapiantato in Italia Roberto Valdes, presenti gli autori Turi Occhipinti e Gaetano Scollo ed Emanuele Cavarra, curatore della sceneggiatura con lo stesso Valdès.
Doveroso ricordare innanzitutto che la realizzazione di questa prima parte del film vede in prima linea il Libero Consorzio Comunale di Ragusa (già Provincia Regionale di Ragusa), l’associazione Ragusani nel Mondo e una cordata di imprenditori tra i quali Agata Cappello e Cristiano Battaglia. Nel film si narra una vicenda drammatica dai risvolti misteriosi, ispirata a fatti realmente accaduti, quella di Marianna, e come precisa lo stesso Roberto Valdès, “è la storia di una fede perduta, quella sensazione di non avere più quel qualcosa che ci spinge ad andare avanti nella vita; ma è anche la storia del ritrovamento e recupero della fede, e così della possibilità di compiere azioni piene di senso”.
Felice la scelta di utilizzare come set naturale il territorio ragusano e in particolare Monterosso Almo da cui sono partite le riprese in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni Battista. Ancora una volta, il piccolo centro montano, ubicato a cavallo delle provincie di Ragusa e Siracusa diventa set cinematografico. Il progetto prevede la realizzazione di un lungometraggio, e nasce con l’intento di dare grande rilevanza e maggiore visibilità alla problematica dell’amianto. E non poteva diversamente essere se solo si voglia ricordare la storia umana professionale sociale e infine artistica di Turi Occhipinti e di Gaetano Scollo, delle loro battaglie contro il demone dell’amianto trasfigurate poi nel corto ‘Lamiantu’ che continua a ricevere riconoscimenti dappertutto, ma anche nella pièce teatrale ‘Eternity’ che nella messa in scena del 2012 vede protagonista, insieme Silvia Scuderi, l’indimenticato Marcello Perracchio, protagonista anche de Lamiantu, e in quella del 2017, sempre con la Scuderi, l’attore Filippo Luna, e sempre per la regia di Claudia Puglisi.
E anche il paesino di Monterosso di “Redemption for a lost soul” era stato protagonista assoluto di “Cibo,Amore,Identità”, in un progetto che vuole altresì promuovere, sostenere e valorizzare la storia, le tradizioni e il paesaggio dei Monti Iblei, già decantato dal grande Ovidio nei suoi scritti, un territorio ricco e in parte ancora incontaminato. Entusiastica l’accoglienza del lungometraggio nella piazza di Saturnia, gremita di persone che lo hanno apprezzato con un lungo applauso. Dal palco poi, gli autori, insieme alla direttrice Antonella Santarelli si sono detti felici di trovarsi a Saturnia e di poter raccontare il nostro territorio attraverso le prime immagini del film.
Riguardo infine al Saturnia film festival, si tratta di una manifestazione ideata da Antonella Santarelli (architetto, regista e organizzatrice di eventi cinematografici), con la direzione artistica del regista Alessandro Grande, vincitore del David di Donatello 2018 con il corto Bismillah. La rassegna, che nasce per creare un contatto tra il cinema e il territorio, ha l’obiettivo di essere un punto di riferimento per i giovani autori. L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Aradia Productions, che produce eventi per la valorizzazione del territorio e di riflessione su temi sociali. (daniele distefano)