Salvo Liuzzo, responsabile dell’associazione Reset di Comiso, interviene riguardo ai problemi riguardanti i locali che ospitano l’ambulatorio vaccinazioni di Comiso, presso un’ala dei locali dell’ex Ospedale Regina Margherita: “A seguito di numerose segnalazioni, mi sono recato personalmente presso l’ambulatorio vaccinazioni di Comiso.
Le condizioni in cui versano i locali che ospitano il presidio, sono a dir poco disastrose, oltre ogni limite di decenza e dal punto di vista logistico e sul piano della salubrità e staticità della struttura. Anzitutto ho potuto constatare che tutti i fan coil sono guasti. In questo periodo dal clima torrido, risulta difficile la permanenza degli utenti nei locali dell’ambulatorio e difficoltoso il lavoro degli operatori sanitari. Nella sala d’aspetto le pareti sono completamente screpolate e ammuffite. Il corridoio che porta all’ambulatorio vede la presenza di un pilastro portante evidentemente danneggiato e buona parte della volta gravemente danneggiata da infiltrazioni d’acqua.
Sempre nello stesso corridoio, che consente il transito presso il parcheggio stante nel retro dell’edificio, sono presenti abbondanti cumuli di escrementi di volatili, indice della totale assenza di qualsiasi intervento di pulizia di routine, come normalmente dovrebbe essere, specialmente in un luogo adibito all’offerta sanitaria. La parte dei locali adibita ai bagni è in condizioni igieniche e strutturali di grave fatiscenza. Pareti completamente rovinate dalle muffe, pezzi sanitari completamente guasti o divelti. Data la numerosa presenza di utenti in età pediatrica, è gravissima l’assoluta assenza di un area nursery attrezzata. Insomma, ho potuto constatare uno scenario desolante, da terzo mondo”.
Conclude Liuzzo: “L’ambulatorio vaccinazioni di Comiso, che raccoglie un’utenza piuttosto ampia (solo nel 2018 sono stati assistititi circa quattromila pazienti e somministrati più di novemilatrecento vaccini) rappresenta uno dei fiori all’occhiello della sanità iblea. Questi dati dimostrano che il presidio vaccinazioni è diventato nel tempo insostituibile punto di riferimento della nostra sanità. Un’utenza numericamente così importante e un simile livello di produttività meritano la massima attenzione dall’ASP. Mi rivolgo quindi al Sindaco di Comiso, Prof.ssa Maria Rita Schembari nella qualità di responsabile della salute pubblica, al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, Architetto Angelo Aliquò e al Direttore Sanitario, Dott. Raffaele Elia, affinché possano essere messe in atto tutte le azioni finalizzate al ripristino delle condizioni di salubrità dei locali e alla corretta manutenzione della struttura”.