Ragusa – Continua a far parlare di sè la recinzione che da qualche tempo ‘copre’ il cantiere abbandonato dell’ex convento di Santa Maria del Gesù lungo la circonvallazione di Ragusa Ibla. Infatti Comibleo denuncia che ha ceduto una transenna che delimita l’area in questione e chiede all’amministrazione cittadina di eliminare il pericolo. Questa la situazione come riportato dalla dichiarazione stampa del Comitato Spontaneo di Volontariato Ibleo “una di queste transenne, forse a causa del forte vento dei giorni scorsi, ha perso il suo alloggiamento naturale andando a invadere un’ulteriore porzione della corsia in cui insistono tutte le altre. E’ un pericolo evidente per i veicoli in transito, considerato, tra l’altro, che la carreggiata, proprio in prossimità delle transenne in questione, già si restringe e quindi sarebbe opportuno segnalare con adeguati cartelli questa difformità.
Visto che sono trascorsi alcuni giorni e che nessun intervento di ripristino è stato effettuato, chiediamo all’Amministrazione comunale di attivarsi per fare in modo che sia garantito lo status quo allo scopo, soprattutto, di eliminare i pericoli che potrebbero eventualmente insorgere. Tra l’altro, proprio lungo la circonvallazione in questione e nell’ultimo periodo, abbiamo notato come si continuino a non rispettare le indicazioni del Codice della strada. In particolare, in corrispondenza dell’incrocio con viale Margherita, di fronte alla chiesa del Santissimo Trovato, nessuno rispetta l’indicazione del divieto di sosta e macchine e autobus parcheggiano senza porsi alcun problema, rendendo problematico il transito della circolazione. Chiediamo, dunque, che l’Amministrazione comunale possa intervenire anche con riferimento a questo aspetto”.
E se solo pochi giorni fa “la bruttura delle impalcature” che il Comune nei mesi scorsi aveva cercato di maschrare con manifesti pubblicitari con dubbi risultati, era stata fatta rilevare dal consigliere democratico Mario DAsta, in un suo intervento pubblico relativo alla penosa situazione dei Musei cittadini, ora alla ‘bruttezza’ del rimedio si aggiunge anche una reale situazione di pericolo. (da.di.)