Un silenzio carico di suggestione ha scandito, ieri sera, nella chiesa di Santa Maria di Betlem, a Modica, i momenti più significativi del tradizionale rito della “Deposizione del Cristo dalla Croce”.
E’ un rito molto particolare che, facendo seguito alla domenica delle palme e della Passione del Signore, ha dato il via di fatto alla Settimana santa 2019. Dopo la santa messa celebrata dal parroco, il sacerdote Antonio Maria Forgione, è stato il sacerdote Ignazio La China, parroco di San Giuseppe e vicario foraneo di Scicli, a guidare questa speciale fase. Il simulacro del Cristo viene calato dalla Croce, dopo che, uno dopo l’altro, sono staccati i tre chiodi (i due delle mani, l’altro collocato ai piedi). Prima, però, viene tolta la corona di spine. Subito dopo, il corpo, appena deposto, viene trasportato su una lettiga all’interno della cappella palatina e qui disposto per l’adorazione dei fedeli, accanto al simulacro della Madonna Addolorata. Si tratta di una cerimonia molto particolare che non a caso è stata seguita con estremo fervore.
Il tutto, tra l’altro, in un contesto architettonico unico, quale quello della cappella Cabrera appunto, sopravvissuta al terremoto del 1.693 e incastonata nella nuova architettura settecentesca. I fedeli, dopo la santa messa, uno dopo l’altro hanno voluto manifestare il proprio dolore rendendo omaggio al simulacro del Cristo. Al termine della santa messa, don Forgione ha ricordato quali gli appuntamenti principali della Settimana santa a cominciare dalla messa crismale che giovedì 18 aprile, alle 9, si terrà nella Cattedrale San Nicolò a Noto. La funzione sarà presieduta dal vescovo, mons. Antonio Staglianò. Nello stesso pomeriggio, poi, alle 19, nella chiesa di Santa Maria di Betlem, è in programma la messa “In coena domini” con il rito della lavanda dei piedi. Ci sarà la solenne processione interna fino alla cappella della Reposizione.
Sempre giovedì, ma alle 22, si terra una adorazione eucaristica comunitaria. Numerosi, ieri sera, i visitatori e i turisti che hanno assistito al rito. Gli appuntamenti tradizionali che culmineranno domenica con “A Maronna Vasa Vasa” sono sostenuti dall’Amministrazione comunale di Modica. “Paesaggio Barocco”, invece, si sta occupando di curare la comunicazione esterna. “Proprio perché – affermano Giorgio Solarino e Daniele Pavone di “Paesaggio Barocco” – riteniamo che un appuntamento del genere, al di là delle ricadute prettamente religiose, meriti di essere esaltato all’ennesima potenza grazie al fascino della tradizione che riesce ad emanare.
Un fascino da cui i visitatori e i turisti non riescono a sottrarsi. E lo testimoniano i grandi numeri che, di anno in anno, questo evento riesce a concretizzare. Ancora di più da quando sono stati previsti i baci serali”.