Si festeggia oggi a Scicli la Giornata Internazionale Unesco del Jazz! Per l’occasione la fortunata rassegna “Lo Spettacolo del Jazz” propone l’anteprima dell’album Movin’ degli Urban Fabula. Il trio, composto da Alberto Fidone (contrabbasso), Seby Burgio (piano) e Peppe Tringali (batteria), molto amato dal pubblico di “Vie Note”, presenterà l’ultimo lavoro, co-prodotto con Riccardo Samperi.
Intanto fervono i preparativi per la realizzazione del live del concerto, che Urban Fabula ha voluto per la diffusione del nuovo album, che renderà questo appuntamento unico e memorabile per tutti i partecipanti, anche per una scenografia insolita degli strumenti sul palco. “Movin’ è un concept album – spiegano i componenti del gruppo, raccontando cosa ha mosso ogni brano – Il nostro punto di vista sul mondo e su noi stessi in continua trasformazione e movimento (Circle). Vogliamo raccontare di chi, lasciandosi alle spalle guerra e violenza, ci insegna a guardare avanti con semplicità e speranza (Yoro), di chi cerca migliori opportunità o semplicemente la propria collocazione nell’universo (Opportunity the Rover), il sapore di un viaggio esotico (Cubanito) o il continuo disorientamento di chi per lavoro è costretto a viaggi interminabili, smarrendo i normali ritmi di vita (Jet Lag).
Abbiamo voluto omaggiare gli “eroi scomodi”, coloro i quali muovono le coscienze solo attraverso le loro azioni ed il loro senso di responsabilità, compiendo fino in fondo il proprio dovere, senza mai scendere a compromessi (Value of Duty). Ed infine un pensiero ai bambini, ancora privi di qualsiasi preconcetto ed imposizione sociale, esempio di tolleranza, attesa ed augurio per il futuro (Manu)”. Movin’ è secondo disco del trio Urban Fabula, la cui produzione è affidata a Riccardo Samperi (Trp Music), fonte inesauribile di idee, osservatore attento, poeta del suono. Una sorta di quarto uomo del trio, riferiscono, fondamentale in fase di arrangiamento, di editing e di sound design, riuscendo a mostrare la musica da una prospettiva diversa, persino agli stessi musicisti compositori; una prospettiva inaspettata, a volte sorprendente.