Nella libreria Mondadori di viale Colajanni di Ragusa, sabato 26 ottobre alle ore 18, verrà presentato il libro di Francesca Nunzi “Quei due nel mio orecchio” dialoga con la scrittrice/attrice.
«Il libro di Francesca Nunzi – sottolinea Farruggio è un pamphlet che non ha alcun carattere polemico, come potrebbe far pensare il formato quasi da opuscolo tascabile dell’opera e che ci proietta nel passato della bambina o della piccina Francesca Nunzi. È dunque un auspicabile andare indietro nei ricordi della propria infanzia, un viaggio che sarebbe bene ognuno di noi facesse.» Ed ancora «per me anche un valore altamente sociologico. Francesca ha saputo fare un ritratto di sé stessa grazie a una "cosa" bellissima. La Fantasia!
Quanti di noi, se qualcuno ci chiedesse di tornare indietro nella nostra memoria, sarebbero in grado di raccontare le fantasie vissute da piccini. In molti casi non le ricorderemmo (parlo dal punto di vista personale) e in moltissimi casi non saremmo in grado di condire il nostro racconto con la stessa fantastica "ingenuità" (formidabile strumento di creatività) con cui Francesca ha snocciolato le vivide parole della sua storia.» La Francesca piccina e nostalgica che scrive non è altri che la Francesca del terzo millennio, attrice formatasi al laboratorio teatrale di Gigi Proietti e che vanta una carriera teatrale, musicale, televisiva e di cinema di prim’ordine nell’arte meravigliosa e brillante del "far ridere e dell’emozionare".
I molteplici personaggi descritti nelle 50 pagine del libro, compresi mamma e il caro papà (quest’ultimo con un taglio diverso perché, come scrive Francesca, a lui è dedicato il racconto in quanto campione nell’inventare storie), confluiscono poi nell’ultima pagina dello stesso in cui si sveleranno finalmente quei due nel suo orecchio. E quei due non sono altro che Francesca stessa, fin dal suo primo vagito! Il libro, un romanzo adatto sia ad adulti che a ragazzi, narra l’avventurosa ricerca per i quartieri di Roma di una ragazzina decisa a scoprire chi siano i due che ogni notte vanno a disturbarle il sonno con dei rumori nell’orecchio…
"Un racconto che nasce come per magia, come un segno, un passaggio. Era il 26 aprile del 1996, mi trovavo a Milano per lavoro. Sapevo già da un po’ che mio padre stava molto male, ma certo non immaginavo che sarebbe morto la mattina seguente: il 27 aprile. Così in piena notte del 26, fui svegliata da un istinto improvviso di scrivere di getto un breve racconto e nacque ‘Quei due nel mio orecchio’. Qui c’è la mia infanzia, ci sono le mie paure, i miei amici veri ed immaginari, c’è la mia fantasia, la mia famiglia, ma soprattutto c’è lui… il mio papà, che con la sua magia prima di andarsene mi ha consegnato una storia come ha sempre fatto quando era in vita. A lui voglio dedicare il mio racconto e spero che tutti i bambini abbiano almeno un genitore così!" (L’autrice).