ROMA – ’’Le preoccupazioni delle Regioni sono le nostre e il Governo sta monitorando la situazione con estrema attenzione. Abbiamo evidenze scientifiche che ci dicono che dopo 6 mesi si riduce gradualmente la percentuale di protezione che il vaccino assicura. Occorre dunque, avvicinandosi al sesto mese dalla seconda dose, premurarsi per avere per tempo la terza inoculazione: su questo bisogna correre’’. Lo ha detto, in un’intervista a La Stampa, il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini che appoggia l’idea di nuove restrizioni ’’che non penalizzino 1’85% degli italiani che ha scelto di vaccinarsi…’’. ’’Il Governo sul Covid – ha continuato – si è mosso per tempo e grazie ai nostri interventi oggi il Paese è aperto. I governatori temono che la situazione possa peggiorare. Per i presidenti di Regione eventuali nuove restrizioni non devono valere per tutti, ritengono che non si possa penalizzare 1’85% degli italiani che in modo responsabile hanno scelto la scienza. Co me dargli tono…’’. ’’I vaccinati vogliono solo che non vadano in fumo i sacrifici fatti in questi quasi due anni. Ma non vedo fazioni contrapposte, vedo solo un Paese che sta ripartendo e che vuole salvaguardare ad ogni costo il lavoro, l’economia e la socialità ritrovata. Tutti i provvedimenti sul Covid sono stati votati in Cdm all’unanimità, con il voto convinto anche dei ministri della Lega. Su questi temi, che incidono sulla salute dei cittadini e sulla ripresa economica del Paese, il governo è più che mai compatto’’.