A marzo 2019 l’Istat stima che l’inflazione aumenti dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell’1% su base annua (come a febbraio), confermando la stima preliminare.
La stabilita’ dell’inflazione e’ la sintesi di dinamiche contrapposte: da una parte l’accelerazione dei Beni energetici non regolamentati (da +0,8% a +3,3%), dall’altra il rallentamento dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +3,7% a +1,9%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +0,9% a +0,5%) e dei Tabacchi (da +4,5% a +4,0%). L’"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,4%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera lievemente da +0,7% a +0,6%. "Dopo aver registrato una flessione tendenziale di oltre quattro punti percentuali a dicembre 2018 ed essere tornati a crescere nel mese di febbraio, i prezzi dei beni energetici non regolamentati accelerano, compensando il rallentamento di quelli dei beni alimentari non lavorati e determinando la stabilita’ dell’inflazione a marzo – commenta l’Istat -.
Le componenti volatili continuano a essere all’origine delle oscillazioni dell’inflazione, che vede i prezzi dei prodotti di largo consumo registrare una crescita piu’ sostenuta rispetto a quella del paniere nel suo complesso".