Si e’ conclusa la seconda edizione delle "Giornate della Ricerca", promosse da Corepla e ospitate dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Nella due giorni toscana, si e’ discusso di come poter raggiungere gli obiettivi di sostenibilita’ prefissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, pur mantenendo un tasso di crescita economico sufficiente al fabbisogno sociale.
Fra progetti d’innovazione, testimonianze d’imprese e linee guida per i cittadini, Corepla – il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica – ha chiesto che il dibattito sulle plastiche sia portato avanti con "un approccio tecnologico e non ideologico". "Torniamo a casa con un bagaglio culturale estremamente interessante. Nella prima giornata, abbiamo visto come il consumatore e le istituzioni siano centrali, poiche’ senza una corretta raccolta differenziata non si puo’ partire. Nella seconda parte, invece, abbiamo ascoltato le imprese.
Eni, per esempio, ci ha mostrato come trasformare una raffineria in una green refiniry, non partendo piu’ da materie prime fossili, ovvero il petrolio, ma da materie prime derivate da imballaggi di plastica differenziata. Versalis (gruppo Eni, ndr) lavora sul recupero dei bicchieri delle macchinette del caffe’, mentre Equipolymers ha mostrato come il riciclo chimico del Pet sia gia’ una realta’. Siamo arrivati all’economia circolare", ha detto Antonello Ciotti, presidente di Corepla, tracciando un bilancio dell’evento pisano che prosegue idealmente il percorso iniziato nel 2018 a Palermo.
Per Antonio Protopapa, direttore ricerca e sviluppo di Corepla, l’auspicio che giunge da queste giornate e’ quello "di estendere ulteriormente la rete di collaborazioni tra i vari attori della filiera degli imballaggi in plastica per contribuire concretamente al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilita’ dell’agenda Onu 2030".