E’ andata in scena a Venezia l’edizione 2019 del Festival dell’acqua. Innovazione tecnologica nella gestione idrica, depurazione, gestione in emergenza, misurazione dei consumi ed economia circolare: di tutto questo si e’ parlato nella due giorni veneziana, ideata e promossa da Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche.
Sullo sfondo, al di la’ delle questioni piu’ tecniche, c’e’ la politica e una questione tornata in piena attualita’: nel programma del Governo Conte bis compare di nuovo la necessita’ di approvare subito la legge sull’acqua pubblica, caldeggiata dai Cinquestelle. "Per noi, sono due i pilastri fondamentali: per garantire l’acqua a basso costo e ad alta qualita’ ai cittadini servono imprese efficienti, non c’e’ altra via – ha detto il presidente di Utilitalia, Giovanni Valotti -. La politica ha un ruolo fondamentale: deve dare gli indirizzi. La regolazione deve sorvegliare che tutto vada bene".
Utilitalia ha anche lanciato l’idea di un idro-bond. "E’ arrivato il momento – ha spiegato Valotti – di ragionare su un azionariato diffuso, un ‘idro-bond’ che favorisca la partecipazione dei cittadini alla gestione dell’acqua. Come Federazione lanciamo la proposta di emissioni di bond per i cittadini, convertibili in azioni delle aziende che si occupano del servizio idrico. Del resto gia’ in passato importanti opere pubbliche sono state finanziate anche attraverso la sottoscrizione di prestiti obbligazionari da parte di privati.